CAMPOBASSO – Lo spot per il via alla campagna vaccinale lo offre il presidente della giunta regionale Donato Toma che intorno alle 11,30 nell’ambulatorio Asrem di via De Gasperi dinanzi alla stampa e ai vertici Asrem si sottopone all’esame immunologico contro l’influenza.
Una maniera goliardica e abbastanza simpatica per iniziare un percorso di prevenzione stagionale molto utile soprattutto per soggetti affetti da alcune tipologie di malattie e per alcune fasce di età più sensibili e fragili alla patologia stagionale per eccellenza che spesso lascia strascichi e conseguenze inaspettate e quindi pericolose.
Ovviamente una campagna curata e organizzata con molto rigore e meticolosità dai direttori dell’Asrem, Sosto direttore generale, Forciniti direttore amministrativo e Lucchetti direttore sanitario, e dalla direttrice sanità della Regione Molise Gallo.
“Puntiamo al 65% dei vaccinati contro il 60,1% dello scorso anno, vogliamo metterci sul podio delle prime tre regioni più brave in questa pratica per il prossimo anno ci auguriamo di raggiungere il 75%. Io mi sono vaccinato e sono 30 anni che lo faccio, una pratica essenziale utile che ci aiuta a ridurre i costi dell’ospedalizzazione e della pubblica amministrazione quest’ultima con i suoi impiegati che spesso devono restare a casa sguarnendo alcuni presidi amministrativi importanti. Ora la Regione ha attivato anche un sito internet specifico (www.influenza.regionale.molise.it) dove si possono richiedere tutte le informazioni sulla profilassi e i modi di accesso. Con l’anagrafe vaccinale – ha poi proseguito Toma che pone il Molise tra le prime Regioni in Italia – c’è stata una campagna di forte sensibilizzazione dei medici di base e degli ambulatori solleciti a porre i dati delle vaccinazioni che andranno poi nel fascicolo sanitario che ogni cittadino utente può disporre presso l’azienda sanitaria regionale e presso le altre strutture sanitarie presenti sul territorio al fine di implementare e conoscere il proprio percorso sanitario in tutti i suoi aspetti”.
Scherzando poi con la stampa sull’arrivo del prossimo commissario ad acta atteso addirittura tra oggi e domani, la nomina per la Calabria ci sarà oggi, il presidente della giunta dice che “c’è anche un vaccino pronto per il nuovo commissario”. Su una nomina del senatore dei Cinque stelle Luigi Di Marzio proposta dal vicepresidente del Consiglio regionale Gianluca Cefaratti non si a sa secondo quali motivazioni, tra il serio e il faceto osserva “Servono i requisiti per svolgere il compito di commissario ad acta” . Insomma, in sostanza quello che più conta si può affermare che la mancanza di un commissario ha prodotti effetti negativi e rovinosi in sette mesi dal momento dell’insediamento di Toma a palazzo Vitale, in una Regione con tanti problemi a cui ora si aggiungono anche quelli della sanità.
Senza un Commissario ad acta, ritenuto dal Governatore un atteggiamento giuridicamente e politicamente non corretto da parte del Governo, non si è potuto rinnovare la convenzione con i pediatri di libera scelta firmata nel 2017 da Frattura per le consulenze pediatriche del fine settimana e dei giorni festivi quando i pediatri di famiglia sospendono le visite, sebbene Sosto abbia comunque confermato l’accettazione delle urgenze pediatriche presso i pronto soccorso. E sul fronte della politica sull’argomento probabilmente metterà la parola fine con l’approvazione dell’emendamento pentastellato al Senato che sigilla l’incompatibilità. Sebbene ci siano due contro emendamenti di Forza Italia che certamente non avranno i numeri per sventare l’esautoramento dei presidenti delle Regioni alla guida dei Piani di rientro per la sanità.
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