VENAFRO – Inquinamento e salute, illustrati i dati del CNR di Pisa “Ci sono elementi di rischio degni di  considerazione e preoccupazione”

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AMBIENTE – Inquinamento ambientale e stato di salute della popolazione, questi gli argomenti cardine della conferenza stampa tenutasi ieri a Venafro.

Nella gremita sala convegni dell’ex Palazzo Armieri, L’ISDE Molise (Associazione medici per l’ambiente) e l’associazione “Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus” hanno tenuto un incontro, patrocinato dal Comune di Venafro, per illustrare ai cittadini di tutta la Valle del Volturno i dati sullo stato di salute della popolazione in rapporto con l’inquinamento ambientale. Dati ricavati da uno studio dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, presentati dal dottor Fabrizio Bianchi.

Sul territorio di Venafro non è certo la prima volta che si effettuano studi circa la situazione ambientale, già tempo fa infatti, come ha spiegato il presidente dell’ISDE Molise Bartolomeo Terzano, era emerso che l’inquinamento presente nel quadrivio di Venafro era paragonabile alle peggiori giornate di inquinamento milanese.

“Il CNR di Pisa ha effettuato uno studio della qualità della salute molisana con particolare riferimento ai comuni di Venafro, Pozzilli e Sesto Campano. – ha detto Terzano – Studio presentato dal dottor Fabrizio Bianchi dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, fatto sulla falsariga dello studio ‘Sentieri’ che ha interessato le popolazioni che vivono nelle zone più inquinate d’Italia”.

Il dottor Bianchi ha spiegato che i dati inerenti le patologie e la mortalità nel sito di Venafro e della Valle del Volturno sono stati confrontati con il resto del Molise, per capire innanzitutto qual è la media di malati dell’area rispetto alla regione d’appartenenza.

“Il profilo di salute della provincia di Isernia non è uguale a quello della provincia di Campobasso, tra le due è messa peggio Isernia. – ha detto Bianchi – Dopo aver preso i dati di mortalità, siamo andati a vedere la situazione di questo territorio rispetto alla media regionale. Solitamente l’ipotesi di partenza è che non ci dovrebbero essere differenze, invece abbiamo notato eccessi per quanto riguarda le malattie del sistema circolatorio e del sistema respiratorio, sia negli uomini che nelle donne”.

In particolare, per il periodo dal 2006 al 2013, è emerso che nei tre comuni presi in considerazione la mortalità per malattie cerebrovascolari è del 50% in più negli uomini e 33% in più nelle donne, rispetto alla media regionale. Mentre, per le malattie cardiovascolari risulta il 18% in più negli uomini e il 10% in più nelle donne. In eccesso anche la mortalità per tumore, soprattutto nelle donne: si registra + 20% di tumore al seno rispetto all’intera regione.

“Queste malattie sono collegate all’inquinamento ambientale – ha proseguito Bianchi – ma non si può dire con sicurezza che la sola causa sia questa, si tratta di un’ipotesi. Lo studio dice che c’è un rischio, confermato poi anche nell’analisi dei ricoveri in ospedale: nella zona infatti c’è un eccesso di ricoveri per malattie cardiovascolari, circolatorie e respiratorie”.

Il prossimo step è quello di proseguire con uno studio eziologico, ossia ricercare le cause che provocano certe patologie. Per scoprire se la colpa sia da attribuire prettamente all’inquinamento ambientale, ad esempio, gli studi verrebbero fatti analizzando la percentuale di contrazione di tali malattie non più comune per comune ma, addirittura, strada per strada. In questo modo possono essere esclusi sempre di più altri fattori, come stile di vita, fumo, consumo di alcol ecc… Poi, attraverso i dati comunali, dell’anagrafe e della Asl si può scoprire chi sono i soggetti maggiormente a rischio.

Il quadro che emerge al momento, dunque, non è dei migliori. Con i dati alla mano, si può affermare che la situazione della Valle del Volturno è sicuramente peggiore rispetto al resto del Molise, man mano che si andrà avanti con gli studi i cittadini di questo territorio potranno effettivamente capire se la colpa è solo ed esclusivamente dell’inquinamento.

Dati che meritano la dovuta attenzione e appropriati approfondimenti. Infine, nel corso della conferenza sono da registrare numerosi interventi e impegni delle istituzioni.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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