FIERA DELLE CIPOLLE – Torna tra le vie di Isernia la tradizionale Fiera delle Cipolle, il consueto appuntamento legato ai festeggiamenti dei Santi Pietro e Paolo.
Una tradizione antichissima che sembra essere addirittura tra le più antiche d’Italia, infatti il primo documento che ne attesta l’esistenza sarebbe una pergamena risalente al 1254. Protagonista indiscussa dell’evento è la cipolla, presente tra le bancarelle in ogni varietà, raccolta in lunghe trecce. La più popolare, ovviamente, è la cipolla di Isernia, bianca e dolciastra, che a breve riceverà anche il marchio DeCO (Denominazione Comunale d’Origine).
Anche quest’anno, per dare risalto al bulbo locale, è stata allestita un’area per la sfiga gourmet della cipolla r’ Sernia “Onion Pride”, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con Molisanissimo. Grazie all’evento, è possibile gustare piatti a base di cipolla preparati sapientemente dagli chef locali.
Ma come mai la festa dei Santi Pietro e Paolo è legata alla cipolla? A spiegare il nesso ci sarebbe una leggenda riguardante San Pietro e sua madre, quest’ultima infatti era nota per essere avara e dal cuore duro, il suo unico gesto caritatevole fu quello di regalare una cipolla ad una donna affamata. Dopo la sua morte la donna finì tra le fiamme dell’inferno così iniziò a pregare il figlio affinché venisse mandata in Paradiso. San Pietro le lanciò quindi una treccia di cipolle per tirarla su, alla treccia però si appesero anche altre anime dannate e la donna, volendosi salvare da sola, iniziò a dimenarsi fin quando la treccia si spezzò rispedendo tutti all’inferno.
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