REGIONALI – Gentiloni “Il risultato del Molise farà rumore, possiamo vincere”

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CAMPOBASSO – Certo che vincere si può, sicuro  di una rimonta che c’è tutta e responsabilmente convinto che una forza tranquilla capace, di grande esperienza può dare ancora molto al Molise e al Paese  perché ha anche la giusta credibilità e affidabilità.

Questo in sintesi quanto ha commentato dal palco dell’hotel Cetrum Palace il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni arrivato a Campobasso per sostenere il candidato alla Regione per il centrosinistra Carlo Veneziale.

Una missione con un risultato possibile in una serata in cui è riuscito anche a tenere insieme e per il proseguio della campagna elettorale amici e nemici che invece se le sono date di santa ragione, politicamente parlando, negli ultimi  due anni e alla vigilia delle candidature, Paolo Frattura, Roberto Ruta, Micaela Fanelli e poi tutti i dirigenti del partito democratico e del centrosinistra.

Gentiloni presidente del Consiglio ancora in carica ha insistito su alcuni profili che caratterizzano il centrosinistra e soprattutto quello locale capitanato da Veneziale.

Rivolto alla sala abbastanza gremita ha osservato.

“C’è, vedo molto entusiasmo e questo fa ben sperare. Queste elezioni in Molise generano tanta attesa qui come a Roma da cui scaturirà un messaggio forte che arriverà a tutti i partiti romani e quanto costitusice una responsabilità in più per tutti voi concentrati al massimo per far vincere il centrosinistra e Veneziale. Noi abbiamo pricinpi e valori che si avvicinano alla gente di alto profilo professionale e quella esperienza che dobbiamo mettere a servizio della comunità, abbiamo uno spirito di solidarietà che fa la differenza con gli altri. Qui in Molise c’è un’energia forte di cinque liste di un centrosinistra che si caratterizza per certi valori immodificabili seri e responsabili. Noi non abbiamo alti e bassi politici, il nostro  centrosinistra rimane unito  e questo deve essere una leva vincente.”

Ha toccato alcuni temi su cui la coalizione da sempre percorre per raggiungere obiettivi precisi.

“Alcune nostre posizioni  sulla sanità sono fondamentali, la sanità deve essere un servizio universale poggiata su organizzazione pubblica e non sulle speculazioni private. La gente deve pensare di affidarsi a amministratori affidabili e credibili che sanno governare, aspettiamo segnali vincenti da questa regione con gli occhi dell’Italia addosso in questo momento e ciò è certamente motivo d’orgoglio e stimolo per voi tutti.”

Ha quindo sottolineato gli sforzi fatti dal suo Governo di centrosinistra nell’accompagnare alcuni provvedimenti a sostegno delle classi più povere con il reddito di inclusione già avviato e migliorabile ancora, del trend di crescita per alcune azioni e manovre politiche messe in campo ma che comuneuque sono da migliorare non avendo generato forti ricadute sociali ed eliminato le diseguaglianze e  su questo bisogna lavorare, ha sottolineato di aver trovato un Paese sull’orlo del baratro, salvato in tempo e che ora basta poco al contrario per ributtarlo in una crisi economica e sociale che sarebbe una catastrofe,  “per uscire fuori strada ” ha detto  Gentiloni.

Non ha mancato di fare un cenno su quanto accade per la formazione del nuovo Governo.

“I fuochi d’artificio sparati in campagna elettorale stanno scolorendo, tutte promesse, una fiera delle velleità, cominciano ad attenuarsi nel battibecco quotidiano, altro che miracoli E’ la dura prova della realtà di fronte alla quale non si abbassano i toni. Il rischio di fare danno per il futuro è notevole, come dicevo prima, all’Italia”

Sui rapporti internazionali, la crisi siriana e il coinvolgimento dell’Italia ha detto.

“Non ci rassegniamo a vedere in tv bambini morti per gas mortali, chi è indifferente di fronte a queste tragedie non è un pacifista Noi siamo al fianco degli alleati, agli Stati d’Uniti che da 70 anni ci hanno liberato consentendoci il consolidamento della democrazia. Chi qualche mese fa era amico di Trumph ora gli rimanda feroci critiche. Noi pensiamo di essere coerenti anche in questo. Non manderemo spedizioni militari in Siria ma collaboreremo con Stati Uniti e alleati”

Ritorna poi sulla politica locale e sulle elezioni per dire che.

“L’appuntamento del 22 aprile non è uguale al 4 marzo qui è una partita diversa con un sistema di gioco diverso. Dobbiamo evitare di tornare indietro all’antico Dobbiamo esserci anche noi, dobbiamo convincerci che non è una sfida tra centrodestra e 5 stelle siamo invece tutti sulla stessa riga di partenza a dispetto di alcuni sondaggi e un risultato positivo qui si sentirà in tutta Italia e soprattutto a Roma”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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