NEUROMED – Intervenire sull’epilessia con un “bisturi” a raggi X

Neuromed Pozzilli
mama caffè bar venafro
La Molisana Natale plastica
Smaltimenti Sud
stampa digitale pubblicità black&barry venafro
Boschi e giardini di Emanuele Grande

POZZILLI – In due lavori scientifici viene studiata la possibilità di intervenire sull’epilessia attraverso sottilissimi fasci di energia capaci di agire con elevata precisione.

Bisturi sottilissimi, più sottili di un capello, ma che nessun chirurgo può prendere in mano. Sono raggi di energia impalpabili e rappresentano una delle frontiere più avanzate contro patologie gravi come i tumori e alcune malattie neurologiche. Il Laboratorio di Neurofarmacologia dell’I.R.C.C.S. Neuromed partecipa a questa impresa scientifica in collaborazione con il dottor Pantaleo Romanelli, Brain Radiosurgery, Cyberknife Center, Centro Diagnostico Italiano, Milano e il dottor Alberto Bravin, European Sychrotron Radiation Facility, Grenoble, Francia.

Il punto centrale di queste ricerche è il sincrotrone, una struttura in cui gli elettroni vengono accelerati quasi alla velocità della luce. Per costringerli a girare all’interno di un anello sono necessari campi magnetici potentissimi che li deviano. E proprio questa deviazione produce raggi X, che possono essere modulati fino a formare fasci sottilissimi dotati di elevata energia.

L’idea è di usare questi fasci di raggi X per effettuare veri e propri interventi chirurgici di altissima precisione. In due lavori scientifici appena pubblicati sulla rivista Scientific Reports, con il contributo dei ricercatori Neuromed, viene studiata la sicurezza di questi sottilissimi raggi X in animali sani irradiati nella corteccia cerebrale e nell’ippocampo, la principale area cerebrale dalla quale originano le forme di epilessia refrattarie ai trattamenti farmacologici. I raggi X, effettuando una serie di microincisioni nel cervello, come un pettine, potrebbero potenzialmente eliminare le scariche convulsive, controllando queste forme di epilessia.

Il principale problema sono gli eventuali danni alle strutture nervose, e proprio i due lavori pubblicati hanno dimostrato, grazie anche alle analisi condotte nel Neuromed, che non vi sono effetti negativi sul normale funzionamento del sistema nervoso centrale.

“Naturalmente – dice il dottor Giuseppe Battaglia, del Laboratorio di Neurofarmacologia Neuromed – siamo ancora lontani dall’applicazione di queste radiazioni sull’uomo. Non solo serviranno ulteriori studi per confermare la loro sicurezza ed efficacia, ma bisogna ricordare che il sincrotrone di Grenoble ha una circonferenza di centinaia di metri. Sarà necessario progettare e realizzare generatori capaci di emettere raggi X della stessa energia e spessore, ma compatti, ed installabili in strutture ospedaliere”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Facebooktwittermail

Fascicolo Sanitario Elettronico »

Fascicolo Sanitario Elettronico

PUBBLICITA’ »

momà
Colacem Sesto Campano

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

Fascicolo Sanitario Elettronico »

Fascicolo Sanitario Elettronico

PUBBLICITA’ »

momà
Colacem Sesto Campano

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

aziende in molise »

Edilnuova Pozzilli
Agrifer Pozzilli
Esco Fiat Lux Scarabeo
Bar il Centrale Venafro
fabrizio siravo assicurazioni
error: