VENAFRO – C’è molta attesa per l’incontro che Mario Pietracupa, candidato all’Uninominale di Isernia per la Camera dei Deputati terrà domani sera all’hotel Dora con gli elettori del venafrano ma soprattutto con il popolo del suo collegio.
Una prima importante, un ritorno sulla scena politica dopo cinque anni di grande riflessione e di impegno verso altre missioni per un programma di vita e di coinvolgimento sociale che continua un mandato politico iniziato qualche anno e che lo ha visto alla guida della massima carica consiliare a palazzo D’Aimmo con il governo Iorio.
“Ritorno perché lusingato – spiega Pietracupa – da quelli che mi hanno voluto per quest’altra corsa politica ancora più importante della prima e per una serie di situazioni che maturate negli anni vanno affrontate per l’identità e l’autonomia del Molise. In questa direzione credo di poter e di dover dare un contributo alla mia regione dopo esperienze vissute nel sociale e perciò di essere pronto a mettermi in gioco per la gente all’interno di un panorama programmatico locale e nazionale”
Ovviamente offre il suo sguardo e la sua attenzione in un tour elettorale che è iniziato da poco dalle piccole realtà, dai paesi più piccoli del venafrano e dell’isernino, rivolto alle classi più deboli più svantaggiate al lavoro che manca soprattutto tra i giovani e quindi a uno spopolamento a un invecchiamento locale che diventano drammatici se si considera il calo demografico che la Regione subisce anno per anno. Un esodo senza ritorno soprattutto dei giovani che non tornano più in Molise neppure dopo il compimento degli studi universitari fuori regione. Il tasso di povertà è diventato, tra le altre cose, una piaga sociale senza uguali.
“E’ un dramma che dobbiamo affrontare con coraggio programmi e risorse tutt’insieme senza bandiere nel prossimo Parlamento incidendo sulle nostre politiche regionali e sensibilizzando su queste tematiche quanti opereranno in Regione. Cominciamo da qui per rivolgerci alle grandi opere alle infrastrutture e quant’altro possa servire per attrarre investimenti e attirare quelle aziende che possano ridare speranza di lavoro e benessere sociale soprattutto alle famiglie, quella parte di società che ora più che mai va assistita ridando loro la giusta dignità”.
Piccolo può voler dire anche grande. I piccoli paesi sono anche il Molise, quel Molise che conserva qualità eccellenze peculiarità di attrazione di ogni tipo dall’arte alla natura in un territorio di specifico spessore ambientale dove la gente va “fermata” riconsiderandola e riconvertendola in un progetto Molise di riqualificazione regionale e sociale che ne permetta la rigenerazione di una speranza per il futuro. Anche da ciò ripartire per Pietracupa.
“Nel mio giro elettorale ascolto tutti. Ho cominciato dalle piccole realtà perché loro sono il motore che dovrà spingere la ripresa con l’ausilio indispensabile di una classe dirigente che dovrà crederci e che dovrà metterci soprattutto la passione e un grande senso di appartenenza. Vedete, tanto mi ha spinto a rimettermi in gioco. Io in tutto questo ci credo mi impegnerò a farlo”.
La spinta per realizzare o tentare quanto, se si materializzano convintamente e concretamente la disperazione di un ascolto che desidera risposte sul campo e l’appello di un’intera regione che vuole ancora aggrapparsi al sogno e alla speranza per non credere che quest’ultimi siano stati brutalmente bruciati, potrebbe diventare un terremoto emotivo capace di ricominciare da dove non si è mai iniziato.
“In un mondo che corre a 1000 all’ora ascoltare qualcuno è sempre un atto di grande generosità”. Pietracupa lancia la sfida, domani sera né dirà altre.
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