LODO SPINOSA – Il Comune di Isernia approva la transazione, scongiurato il rischio default

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ISERNIA – Dopo circa 26 anni, termina la vicenda che ha visto protagonisti il Comune di Isernia e la Spinosa Costruzioni, l’amministrazione ha detto “si” alla transazione di 3 milioni di euro.

Una storia che ha inizio nel 1991 con l’assegnazione del contratto alla Spinosa Costruzioni per la realizzazione di alcuni lavori sul territorio, il Comune di Isernia, condannato in primo e in secondo grado per il contenzioso con l’azienda, avrebbe dovuto corrispondere alla Spinosa circa 5 milioni di euro.

Il 23 novembre, infatti, è prevista la sentenza in Cassazione e, in caso di conferma della condanna, Palazzo San Francesco avrebbe dovuto sanare il contenzioso rischiando la paralisi amministrativa.

Da qui, la proposta del sindaco d’Apollonio per togliere questa spada di Damocle dai conti del Comune ed evitare che l’Ente venga condannato, corrispondere alla ditta Spinosa 3 milioni di euro omnicomprensivi di iva, interessi e spese legali, da pagare in 6 rate da 500mila euro, anziché 4milioni e 600mila da pagare in un’unica soluzione. Cifra che, ovviamente, sarebbe stata impossibile da corrispondere e che avrebbe portato il Comune al default finanziario.

Nonostante dalla minoranza qualcuno si sia dimostrato contrario, alla fine la transazione è stata approvata con 18 voti favorevoli su 19.

“Il Lodo Spinosa si protrae dal lontano 1991 – spiega Emanuela Guglielmi, assessore al Contenzioso – sono quindi diversi anni che questo contenzioso va avanti con il Comune di Isernia, c’è stata la necessità e l’urgenza di chiudere questa transazione perché il 23 novembre in Cassazione ci sarà la discussione di questo contenzioso con una buona probabilità di soccombenza del Comune, in quanto già condannato nei gradi precedenti. Onde evitare di esporre il comune a un default finanziario, poiché si parla di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di euro, è stata proposta questa transazione”.

Per niente soddisfatta la consigliera Rita Formichelli, la quale ha detto “di questa transazione non mi convince assolutamente nulla. Il debito di 4milioni e 600mila euro non è mai stato scritto in bilancio, in questo modo, da un punto di vista contabile, la transazione di 3milioni non risulta affatto conveniente per l’amministrazione”.

La Formichelli si riferisce anche all’eventuale valutazione della Corte dei Conti che sarà prettamente di natura contabile e non riguarderà la sentenza. “Le sentenze – conclude la consigliera – hanno un riflesso contabile. Nel bilancio deve essere scritto tutto, la Corte dei Conti, invece, non troverà scritto il debito, si rischia quindi di fare una transazione senza il supporto di una documentazione idonea”.

“Una giornata storica – dice invece il sindaco d’Apollonio – perché abbiamo risolto una problematica che si trascinava ormai da tempo, se pensiamo che parte dagli anni ’90 con una serie di vicende processuali che si sono protratte fino ad oggi. L’ente non era in grado di sopportare una condanna, pensate 5 milioni di euro tutti insieme, questo avrebbe voluto dire default, un dissesto che avrebbe innescato una serie di limiti con il rischio di non potere più amministrare. Abbiamo assunto i pareri degli avvocati, tutti sono convenuti sull’altissimo rischio di soccombenza del comune di Isernia, in questo modo c’è anche la possibilità di pagare in 6 anni tra l’altro con denaro che è già stato accantonato quindi non verrà chiesto alcun sacrificio ai cittadini. La città non avrà più sul groppone un debito così elevato”.

Una vittoria importante, quindi, per il Comune di Isernia che però non ha evitato i tanti, forse troppi, dissapori tra maggioranza e opposizione. Dopo le tante discussioni, i membri della minoranza hanno deciso di lasciare l’aula al momento della votazione, fatta eccezione per Bottiglieri.

“La minoranza sta adottando questo atteggiamento in varie occasioni, soprattutto quando si parla di situazioni così gravose. – afferma d’Apollonio – Nella mia esperienza di consigliere di minoranza mi sono sempre assunto le mie responsabilità, votando si e votando no, palesando sempre le mie opinioni. Questo modo di fare non è bello e credo che in molti non stanno rendendo un servizio alla città”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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