
ISERNIA – Giornata di lutto cittadino per Isernia, oggi X settembre si ricordano le vittime del tragico bombardamento che colpì la comunità pentra.
Era il X settembre 1943, le cronache del tempo raccontano che era una giornata soleggiata e la popolazione festeggiava la firma dell’armistizio e la fine della guerra, quando su Isernia sorvolarono gli aerei degli alleati. Alle prime urla di gioia fecero seguito quelle di terrore, ogni cosa fu distrutta e i sopravvissuti dovettero rifugiarsi nelle campagne. Isernia fu rasa al suolo per la sesta volta a causa di una guerra.
A 74 anni da quella drammatica giornata, si è tenuta una cerimonia per commemorare le vittime dei bombardamenti della II Guerra Mondiale. Molti i cittadini presenti alla manifestazione, che ha avuto inizio con la deposizione di due corone d’alloro presso il Monumento ai Caduti del X settembre, situato nell’omonima piazza. “Fu un bombardamento devastante e illogico” – ha detto il sindaco Giacomo d’Apollonio durante il suo discorso commemorativo – “Due giorni prima era stato firmato l’armistizio, nulla lasciava presagire la tempesta di bombe che gli aerei angloamericani si apprestavano a lanciare su una città indifesa, popolata solo di innocenti”.
Il corteo si è diretto, poi, presso il Museo Civico in piazza Celestino V per deporre un cuscino di fiori in quello che viene definito “Sacrario del X settembre” dove è possibile leggere i nomi di tutti i cittadini isernini che hanno perso la vita quel giorno.
Alle 10.23 i rintocchi delle campane della Cattedrale hanno ricordato il momento in cui le prime bombe caddero su Isernia. A conclusione della cerimonia, si è tenuta la Santa Messa in Cattedrale, a celebrarla il neo Vescovo di Trivento, Mons. Claudio Palumbo.
“Oggi è giusto ricordare” – ha concluso d’Apollonio – “anche come monito per i ragazzi, per i più giovani, affinché certi episodi non accadano più. La guerra è una cosa da eliminare anche dai vocabolari”.
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