
VENAFRO – Agosto, sinonimo di ferie, riposo e svago per tutti, o meglio quasi per tutti… Perché quanto accade a Venafro attesta, seppure eccezionalmente, che c’è invece chi riesce a rinunciare alle ferie, o deve farlo giocoforza, per accudire cani e gatti randagi raccolti nel tempo per strada!
La vicenda, indubbiamente particolare e poco ricorrente. Una coppia col pallino degli animali da anni è solita provvedere a sfamare, ripulire ect. gatti e cani randagi che si aggirano per l’abitato urbano o per la pianura in cerca di qualcosa da mettere nello stomaco. Ed ecco venir fuori la coppia che oggi un gattino, domani un cane, dopodomani un altro “amico dell’uomo” e quell’altro giorno ancora un altro gatto, ecco venir fuori la coppia -si diceva- che finisce per dedicare buona parte delle giornate e delle proprie risorse economiche alla cura, al sostentamento ed alla sopravvivenza di tanti randagi, altrimenti destinati ad una vita raminga e di stenti.
Le dichiarazioni dell’uomo, amico degli animali: “Sono anni che io e mia moglie ci dedichiamo a cani e gatti randagi, accogliendoli nelle nostre proprietà urbane ed extraurbane. Ne ospitiamo in numero consistente e provvediamo a sfamarli e pulirli. Conseguentemente sono anni che rinunciamo senza problemi alle ferie per stare vicini a tali randagi”.
Tale dedizione se non vi comporta problemi per la rinuncia volontaria alle ferie, vi crea questioni di altro tipo?
“Purtroppo si -spiega l’uomo- ed esattamente il problema delle sterilizzazioni che risultano economicamente gravose, costando € 50,00 ogni singola sterilizzazione. Se infatti non abbiamo problemi per sfamare ed accudire tali animali, e per la rinuncia volontaria alle ferie, dobbiamo purtroppo ammettere che non riusciamo a fronteggiare l’onere finanziario delle sterilizzazioni, trattandosi di diverse decine di animali da noi raccolti negli anni”.
Quale la vostra proposta alle istituzioni pubbliche preposte per non essere costretti a lasciare tanti randagi?
“Chiediamo che alle sterilizzazioni dei randagi provveda finanziariamente l’istituzione pubblica, sollevandoci da un onere gravoso ed impossibile per noi. Si vuole invece che tocchino a noi essendo tali randagi su proprietà privata. Ad ogni modo, ed a scanso di equivoci, si sappia che non andremo in ferie nemmeno quest’anno per continuare ad accudire a tante decine di cani e gatti raccolti nel corso degli anni, sperando nel buon senso degli apparati sanitari pubblici relativamente alla questione delle sterilizzazioni”.
Una gran bella storia, non c’è che dire, da affiancare però col doveroso intervento delle istituzioni sanitarie pubbliche affinché tanti gatti e cani randagi di Venafro continuino ad avere assistenza, ricovero e cibo, una volta risolta la “quaestio” delle sterilizzazioni.
Tonino Atella
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