VENAFRO – Si sono svolti nel pomeriggio di ieri, in una cattedrale gremita di gente, i funerali di Amerigo Iannacone, il professore, scrittore, poeta ed esperantista italiano, morto l’altra mattina investito da un’auto sulle strisce pedonali.
La notizia della sua prematura morte ha generato commozione e dolore in tutta la regione. Insegnante in pensione, l’uomo risiedeva a Ceppagna con la famiglia. Ha lasciato la moglie e due figli.
“Ci hai fatto un brutto scherzo” -ha detto don Salvatore- durante la ceriomonia accompagnata dalla corale di San Nicandro. Commovente il momento quando i suoi figli, Eva e Renzo, leggono le sue opere.
“Una persona che ha lavorato per la cultura -così lo ha ricordato il sindaco di Venafro, Antonio Sorbo- Una grande perdita per la nostra città”.
Le parole per Amerigo non sono state banali come confermano i versi delle sue poesie e i suoi scritti.
La sua scomparsa priva la cultura molisana di uno dei suoi frammenti più preziosi ma la sua opera editoriale, i suoi scritti e le sue poesie, consegnano al futuro e alla storia il poeta venafrano.
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