CAMPOBASSO – Il primo appuntamento dell’Open Day Vascolare alla Fondazione Giovanni Paolo II ha registrato un grande afflusso.
Tant’è che considerando le numerosissime richieste, è stato necessario programmare altri due incontri, oltre a quelli che verranno organizzati sul territorio.
La partecipazione di massa all’evento promosso presso il rinnovato Centro di Diagnosi e Cura di Riabilitazione è la testimonianza che tali problematiche sono particolarmente diffuse anche nella popolazione molisana. Oltre 200 le persone “arruolate” nello screening promosso in Fondazione.
“Il primo passaggio è valutare la natura della patologia” commenta Pietro Modugno – responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia Vascolare “in alcuni casi è possibile curare questi disturbi con percorsi di natura riabilitativa, i risultati sono sicuramente positivi”.
La riabilitazione vascolare si interessa della correzione delle disabilità indotte dalle più comuni e diffuse patologie vascolari, attraverso esercizi aerobici di allenamento alla resistenza e allo sforzo fisico, progressivi e calibrati per ogni persona, secondo parametri individuali.
I percorsi prevedono un approccio multidisciplinare realizzato attraverso la creazione di un ambulatorio integrato ove più medici specialisti sono dedicati al problema. L’équipe riabilitativa opera in sinergia con la famiglia, garantendo una completa gestione dell’intervento e realizzando un progetto terapeutico specifico per ogni paziente.
“C’è stata una risposta straordinaria” commenta la professoressa Rosa Bellomo neo Direttrice del Centro “questo significa che c’è un’esigenza sul territorio, e noi cercheremo di dare risposte concrete. Siamo in grado di offrire prestazioni in ogni ambito riabilitativo: dalla grandi patologie, come le distrofie muscolari, le patologie vascolari e venose, a quelle meno complesse come le lombalgie ed ernie. Cercheremo di allargare il nostro raggio d’azione anche a bambini e adolescenti, affrontando problematiche come le scoliosi. Il nostro obiettivo è soddisfare i bisogni di tutta la famiglia.”
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