
INQUINAMENTO – Uniti per chiedere il rispetto dell’AIA e per la salute di tutti gli abitanti della Valle del Volturno.
Numerosi cittadini della Valle del Volturno, assieme all’associazione “Mamme per la salute e l’ambiente Onlus” sono partiti questa mattina intorno alle 7:30 da Venafro per raggiungere la zona antistante la sede del Tar Molise a Campobasso, dove c’era il ricorso Herambiente (proprietaria del termovalorizzatore di Pozzilli) contro l’AIA.
C’è il rischio, infatti, che l’impianto sia autorizzato a bruciare altre 50.000 tonnellate all’anno di immondizia, con evidenti ricadute sulla salute della popolazione.
Tra striscioni e mascherine sulla bocca, la nutrita rappresentanza di cittadini, ha tenuto una protesta pacifica alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il dott. Lucio Pastore, dirigente medico del Pronto Soccorso dell’ospedale “Veneziale” di Isernia e una rappresentanza del “Forum per la difesa per la sanità pubblica”. Anche il CODACONS in giudizio, difeso dall’avvocato Massimo Romano, mentre per le associazioni c’era l’avvocato Carmela Auriemma.
Presente anche il sindaco di Venafro Antonio Sorbo (con altri rappresentanti dell’amministrazione cittadina) assieme a Luciano Bucci, sindaco di Conca Casale, Stefano Buono di Molise Democratico, nonché il Presidente del Parco Regionale dell’Olivo, Emilio Pesino.
Tutti hanno voluto essere presenti e dare un contributo al presidio.
Ad accompagnarli anche Don Giuliano Lilli, parroco di Roccaravindola: “Non vogliamo essere ignorati, ci battiamo per il rispetto della vita, della natura. Soprattutto la sera alcuni abitanti di Roccaranvindola sono costretti a spostarsi dalle zone in cui vivono a causa dei fumi della fabbrica. Per non parlare del rischio a cui vanno incontro gli agricoltori della zona e i prodotti della terra che lavorano”.
Lo stesso parroco, durante il tragitto, ha voluto fortificare lo spirito dei manifestanti attraverso preghiere ed esortazioni intonando sul pullman, assieme a loro, anche l’inno dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria, chiamati a protezione delle vite di tutti i cittadini.
“Speranza e fiducia nella giustizia”, questo quanto trapelava dai pensieri dei presenti, dai più giovani ai più anziani.
Le preoccupazioni dovute agli ormai numerosi casi di malattie gravi connesse all’inquinamento del territorio, hanno dato ai cittadini della Valle del Volturno la spinta a partecipare attivamente alla manifestazione, rivendicando il diritto di vivere in un territorio sano.
“Anche i figli dei politici locali respirano l’aria che respirano i cittadini di Venafro”.
“C’eravamo, ci siamo e ci saremo”.
Questo il testo di alcuni dei striscioni presenti.
“Vogliamo che venga rispettata l’AIA e delle risposte dalla Regione riguardo le malattie, l’accreditamento del registro dei tumori, ma ancora non se ne sa nulla” – le parole delle “Mamme per la salute e l’ambiente Onlus”-.
Il pullman ha fatto ritorno a Venafro attorno alle 14:00. Soddisfazione anche da parte di uno degli organizzatori della manifestazione Raffaele Siano che ha esortato i cittadini a fare la raccolta differenziata, “perché i primi a produrre rifiuti siamo noi, anche con lo spreco alimentare. Dobbiamo essere uniti, se in futuro ci sarà bisogno, noi ci saremo!” – così ha concluso il suo intervento-.
Per il risultato della sentenza, molto probabilmente, bisognerà attendere oltre trenta giorni. Intanto l’associazione “Mamme per la salute e l’ambiente Onlus” fa sapere che non si fermeranno, anche se la sentenza dovesse essere negativa, c’è ancora la possibilità, infatti, di far valere i diritti dinanzi al Consiglio di Stato.
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