![Scritte Venafro](https://www.molisenetwork.net/wp-content/uploads/2017/04/scritte-venafro-780x410.jpg)
CRONACA – Individuare e perseguire gli autori.
Le scritte apparse a pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile, sul muro di un palazzo nei pressi della stazione ferroviaria di Venafro, hanno messo in allerta l’ANPI Molise, che tramite il suo vice presidente regionale Michele Petraroia, ribadisce quanto già detto durante lo scorso evento tenutosi in città e al quale hanno partecipato numerosi cittadini.
“Le scritte inneggianti al fascismo e contro i partigiani confermano l’inquietudine sociale sempre più preoccupante che rischia di orientarsi verso movimenti reazionari ed eversivi”.
«Partigiani n’fami», «Rsi idea assoluta»«L’Italia non è libera, noi siamo ancora qua!»«Viva il fascismo», queste le deplorevoli scritte, spesso frutto di ignoranza storica e politica di anonimi. Difficile che si tratti di una ragazzata, soprattutto perché l’episodio si è verificato a pochi giorni dalle celebrazioni della “Festa della Liberazione”.
“Spero che le Forze dell’Ordine e la Magistratura si adoperino affinché siano individuati e perseguiti a norma di legge gli autori del grave gesto, così come auspico una generale condanna dell’episodio da parte delle pubbliche istituzioni oltre che delle rappresentanze democratiche, politiche e sociali.
Ovviamente l’ANPI Molise è pronto a promuovere e/o a partecipare anche con l’ANPI Nazionale a manifestazioni pubbliche tese a riaffermare il valore fondativo dell’antifascismo per la libertà di tutti i cittadini italiani” – così Petraroia, in una lettera inviata al Presidente Nazionale ANPI Carlo Smuraglia e per conoscenza al Prefetto di Isernia Fernando Guida, al sindaco di Venafro Antonio Sorbo e al Presidente della Provincia di Isernia Lorenzo Coia.
Gli edifici, sia pubblici che privati di Venafro già in passato sono stati presi di mira da giovani con svastiche, scritte inneggianti al fascismo o a movimenti neofascisti.
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