ECONOMIA – Il reddito medio dichiarati dagli italiani è di 20.690 euro

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FISCO  – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato i dati delle dichiarazioni Irpef presentate nel 2016, ma riferite all’anno precedente.

Sono stati 40,8 milioni i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Irpef nell’anno d’imposta 2015, con un aumento dello 0,13% rispetto all’anno precedente.

Lo stesso Mef comunica che il reddito complessivo è pari a circa 833 miliardi di euro (valore medio 20.960 euro, + 1,9% rispetto al 2014). La Lombardia guida la classifica delle regioni con un valore medio dichiarato di 24.520 euro, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (22.860 euro).

Il 45% dei contribuenti che dichiara solo il 4,5% dell’Irpef totale, si trova nella classe di reddito fino a 15mila euro. Inoltre, 34mila contribuenti (lo 0,1% del totale) hanno un reddito complessivo maggiore di 300mila euro, per un ammontare complessivo di 294 milioni di euro (circa 9.072 euro in media), e sono tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3%.

Il reddito medio da pensione è pari a 16.870 euro, ben il 18,5% in meno, quindi, del valore medio del reddito complessivo. Quello da lavoro dipendente è in linea con esso, attestandosi sui 20.660 euro.

Se si considerano solo i soggetti che hanno un contratto a tempo indeterminato (pari a 16 milioni, +2,1% rispetto al 2014), il valore medio è pari a 23.068 euro (-1,3% rispetto all’anno precedente), mentre coloro che hanno esclusivamente contratti a tempo determinato (pari a 4,8 milioni, +2,0% rispetto al 2014) hanno un reddito medio di 9.633 euro (-1,8% rispetto all’anno precedente). Il reddito medio d’impresa è pari a 19.990 euro, 3,4% in meno rispetto al reddito complessivo medio, mentre quello da lavoro autonomo (38.290 euro) è quasi il doppio.

Tra gli 11,9 milioni di soggetti che avevano ottenuto il bonus mensile di 80 euro dal datore di lavoro, circa 966mila hanno dovuto restituire integralmente il bonus in sede di dichiarazione, mentre 765mila soggetti hanno dovuto restituire solo una parte del bonus ricevuto. È il caso di contribuenti titolari di ulteriori redditi che li hanno portati a superare la soglia fissata per avere diritto al beneficio, oppure l’imposta dovuta è risultata inferiore alle detrazioni.

In aumento anche le addizionali Irpef nei comuni italiani. L’addizionale regionale Irpef ammonta nel 2015 a circa 11,8 miliardi di euro (+4,1% rispetto al 2014). L’addizionale regionale media è pari a 400 euro (380 euro nel 2014). In questo caso a guidare la classifica è la regione Lazio (620 euro) e il Piemonte (520 euro), anche a causa del deficit nel settore sanitario. La provincia autonoma di Bolzano, invece, è quella coi valori più bassi (230 euro), seguita dalla Basilicata e la Sardegna (entrambe a 270 euro).

Per quanto riguarda l’addizionale comunale, essa ammonta complessivamente a 4,7 miliardi di euro, (+5% rispetto al 2014), con un importo medio pari a 180 euro, che varia dal valore massimo di 250 euro nel Lazio, al valore minimo di 60 euro nella Provincia autonoma di Bolzano.

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