ISERNIA – Dopo Agnone, a mobilitarsi sarà Isernia. Solo ieri pomeriggio, infatti, l’Alto Molise ha ospitato, nel Teatro Italo-argentino, un’assemblea pubblica monotematica sulla Sanità.
In tanti (sindaci, amministratori locali, semplici cittadini, comitati civici) hanno preso parte all’iniziativa, per cercare di comprendere quali saranno le reali sorti del nosocomio, fino a pochi anni fa, fiore all’occhiello tra le strutture molisane.
Oggi, a seguito dei disagi registrati dopo l’ultima nevicata, questa certezza sembra esser venuta meno e il ‘Caracciolo’ appare ben lontano dagli standard di ospedale, in zona fortemente disagiata, in grado di far fronte alle emergenze del territorio.
Al Teatro Italo-argentino a rappresentare la Asrem e la Regione Molise l’ing. Sosto, DG della locale Azienda sanitaria. Assente invece Frattura, impegnato a Roma sulla vertenza GAM.
Intanto, domani 17 febbraio, alle ore 18.00, si replica ad Isernia, questa volta presso la Sala Blu della Provincia, per tornare a parlare dell’argomento e “in difesa della Costituzione”.
E se ad Agnone, il dg Sosto ha illustrato, nel dettaglio, la proposta sanitaria per l’ospedale Caracciolo che, come stabilito dal DM 70/2015, sarà – ha ribadito – “ospedale di zona particolarmente disagiata” e quindi si atterrà al decreto, a Isernia la discussione, voluta dal Comitato bene Comune Veneziale, vedrà l’intervento di Luigi De Giacomo, a nome di Paolo Maddalena.
Qui è previsto un incontro con i cittadini per discutere del sistema sanitario e per illustrare quanto accaduto negli ultimi mesi: dalla soppressione dei reparti al sovraffollamento del Pronto Soccorso, dalle morti sospette ai provvedimenti disciplinari. Non è prevista la presenza di amministratori o dirigenti regionali.
Intanto, ad Agnone, Sosto ha annunciato che per la sanità molisana il percorso è ancora alle fasi iniziali e, grazie allo sblocco del turn over, alla possibilità di mobilità interregionale, di nuove assunzioni e stabilizzazione del personale precario, a breve arriveranno nuovi medici – ha assicurato – due al Caracciolo, di cui uno assegnato al pronto soccorso.
Intraprendere altre strade, in una regione sottoposta a commissariamento e con l’obbligo del rientro della spesa, è per il direttore generale cosa impensabile. Dunque si va avanti senza girarsi indietro; anzi la situazione difficile richiederà un maggior sforzo da parte di tutti per poter realizzare il programma previsto.
Con buona pace dei cittadini.
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