ISERNIA – Il 9 febbraio prossimo le mamme dei bambini che frequentano la Primaria di San Pietro Celestino marceranno per chiedere al Comune un edificio scolastico sicuro.
La struttura che accoglieva gli alunni, in Piazza Alessandro Volta, è stata chiusa perché non in regola con la recente normativa antisismica. L’edificio dovrà essere abbattuto e ricostruito.
Dallo scorso settembre, intanto, gli alunni della San Pietro Celestino sono stati collocati in più plessi.
“Pur avendo approvato le scelte operate dall’amministrazione comunale nel periodo d’emergenza – scrivono le mamme – chiediamo una realtà che accolga tutte le classi affinché si ricostituisca l’unitarietà e l’identità della Scuola. Scuola non intesa esclusivamente come edificio fisico, ma come luogo di aggregazione consapevolmente organizzato nel quale i bambini possano ritrovare il loro ambiente familiare e sereno che ne promuove la crescita complessiva”.
La soluzione adottata per la San Pietro Celestino e la Materna della San Giovanni Bosco doveva essere provvisoria e durare massimo un anno, ma i tempi sembrano essersi allungati.
“Per un anno – affermano i genitori del Comitato Scuole Sicure per Isernia – si può anche fare il sacrificio di smembrare una scuola in nome della sicurezza, ma per il secondo anno non è più giustificabile. Sarebbe il caso di sedersi a trovare soluzioni per la San Pietro Celestino e le due scuole medie, per le quali si erano prospettate soluzioni certe addirittura per giugno di quest’anno che invece, come sappiamo, sono disattese da una programmazione che addirittura vedrebbe un finanziamento nel 2018“.
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