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ITALIA – Sicuramente non è una notizia di cui andare fieri quella del rapporto di Transparency International sulla corruzione nel mondocorru. Infatti il nostro Paese nella classifica mondiale si attesta al 60° posto migliorando di una posizione rispetto all’anno precedente, guadagnando un punteggio di 47 su 100 (0 significa “molto corrotto” e 100 “per nulla corrotto”), vedendoci migliorare anche qui con 3 punti significativi.
Ultimi nella classifica mondiale la Somalia (10 punti), Sud Sudan (11), Corea del Nord (12) e Siria (13).
Per quanto riguarda l’Unione Europea, invece, la situazione è ben più triste. Infatti l’Italia è fanalino di coda della classifica, peggio di noi soltanto la Grecia e la Bulgaria, rispettivamente al 69° e 75° posto della classifica mondiale.
Guidano la classifica dei virtuosi ancora una volta la Danimarca, la Nuova Zelanda, la Finlandia e la Svezia, paesi questi con una legislazione avanzata per quanto riguarda l’accesso all’informazione, diritti civili, apertura e trasparenza dell’amministrazione pubblica.
Ci sono stati quindi dei risultati abbastanza positivi da quando nel 2012 fu varata la legge anticorruzione (la cosiddetta “legge Severino”), ma bisogna fare molto di più. Oggi alle 12:15 i risultati saranno commentati dal Presidente di Transparency International Italia Virginio Carnevali e dal Presidente di ANAC Raffaele Cantone presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione.
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