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SCUOLA – Tranquilli, almeno per quest’anno scolastico per gli studenti italiani non cambierà nulla, ma dal 2018 potrebbero esserci delle novità per quanto riguarda gli esami di maturità. Dallo schema di riforma del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, si evince che innanzitutto verrà abolita la terza prova così come la presentazione della tesina da discutere (che si trasformerà, forse, in una relazione sull’esperienza dell’alternanza scuola lavoro), basterà la media del 6 (anche condotta) e non avere almeno la sufficienza in tutte le materie per essere ammessi all’esame di Stato. Diventa, però, obbligatorio partecipare alla prova INVALSI all’ultimo anno, nonostante il voto non influisca sulla media.
Resta la prima prova di italiano e la seconda su una delle materie caratterizzanti la scuola, ma per quanto riguarda il voto finale, sempre in centesimi, si darà più valore all’andamento scolastico durante gli ultimi tre anni. I crediti passeranno dagli odierni 25 ai 40. Inoltre, se oggi alle tre prove scritte si possono avere massimo 15 punti ciascuna e un massimo di 30 punti per l’orale, la riforma prevede l’assegnazione di un massimo di 20 punti, sia per la prima prova che per la seconda e 20 punti per l’orale. Restano anche le commissioni miste (tre interni, tre esterni e il presidente di commissione esterno).
Ora i decreti attuativi passeranno all’esame delle Commissioni parlamentari, quindi almeno per il momento, nulla ancora è stato deciso.
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