FROSOLONE – Vanno a caccia e violano gli adempimenti, previsti dal calendario venatorio e dalla normativa, in materia di esami sulla trichinosi e sul corretto smaltimento della carcasse.
Una quindicina di cacciatori sono stati sanzionati dagli agenti forestali del Comando stazione di Frosolone. Il fatto è avvenuto, dopo una fruttuosa giornata nei boschi, durante la quale erano stati abbattuti numerosi cinghiali, nessuno dei quali però sottoposto agli adempimenti obbligatori.
I cacciatori avrebbero dovuto prelevare un campione di diaframma e farlo pervenire al servizio veterinario della regione. In attesa della risposta, circa una settimana, avrebbero dovuto consegnare gli ungulati in appositi centri di sosta refrigerati, che oggi non esistono in Molise. Ma nessuno lo ha fatto.
Per tali ragioni ad ognuno dei circa 15 cacciatori inadempienti è stata contestata una sanzione amministrativa pecuniaria di un importo di poco superiore ai 200 euro.
“Gli adempimenti connessi alla trichinosi – spiegano dal Corpo Forestale – derivano dall’esigenza di evitare la possibile diffusione della malattia, una zoonosi trasmissibile dagli animali all’uomo, attraverso l’ingestione di carne cruda o poco cotta proveniente da un animale infetto. Per tale ragione, poiché in Molise non vi sono dati oggettivi e sufficienti a dichiarare il territorio indenne, è necessario procedere all’esame.
Tuttavia, poiché negli anni i dati non sono mai stati raccolti in modo adeguato e sufficiente, l’adempimento continua a gravare sui cacciatori stessi che, di fatto, con le loro inadempienze alimentano una procedura che in altre regioni è stata definitivamente superata proprio grazie alla raccolta di campioni effettuata negli anni passati”.
Dal Comando provinciale del CFS di Isernia fanno sapere che nei prossimi giorni i controlli finalizzati ad appurare il rispetto delle norme venatorie e sanitarie, attraverso le quali viene tutelala la biodiversità e la salute umana, saranno intensificati unitamente a quelli tesi ad impedire atti di bracconaggio e caccia illegale, soprattutto da parte dei non aventi diritto.
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