REFERENDUM – La Boschi a Campobasso riafferma i benefici della semplificazione e di migliori organizzazioni regionali

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CAMPOBASSO – Folla delle grandi occassioni alla sala della Costituzione della Provincia di Campobasso per accogliere la ministra per le riforme costituzionali ed i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi arrivata nel capoluogo regionale in serata per prendere parte ad un incontro organizzato dal Comitato per il SI al Referendum.

Presenti il Pd quasi al al completo con il governatore Frattura che le ha dato il benevenuto in sala, la segretaria del partito Micaela Fanelli, gli assessori regionali Vittorino Facciolla e Carlo Veneziale, la deputata termolese Laura Venittelli, la vice sindaca di Campobasso Bibiana Chierchia tanti consiglieri regionali e comunali compreso l’ex sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo attualmente consigliere comunale del capoluogo regionale.

Un’apparizione forse la prima in via ufficiale ad appuntamenti del centrosinistra ma  che ormai segna il passaggio dell’ex senatore di Forza Italia al fianco del governatore Frattura e quindi nel Pd pronto a organizzare per le prossime elezioni una lista sua personale in appoggio all’attuale presidente della Giunta regionale. Il suo distacco dal centrodestra e soprattutto da Iorio e Di Giacomo è netto e inequivocabile  dopo la sconfitta a palazzo San Giorgio.

La ministra Boschi intrattenutasi brevemente con la stampa locale a cui ha concesso qualche battuta e quindi qualche risposta sul tema delle riforme  prima di prendere posto in sala, ha tenuto a ripetere i vantaggi dei cambiamenti contenuti nelle riforme compresi i compensi ai consiglieri regionali che verranno adeguati ai sindaci del capoluogo di regione dove insistono e a sottolineare come su una questione così delicata ed articolata come quella delle riforme sia naturale che ci si possa divedere ammonendo, tuttavia, allo stesso tempo che importante rimane non personalizzare questo appuntamento referendario o continuare a legarlo alla vita del governo.

Sulla permanenza dell’autronomia delle Regioni la Boschi ha indirettamente risposto che è impensabile toccarle tenendo a precisare che la dimostrazione sta nella disponibilità al SI di molti governatori e consiglieri regionali ad assecondare la volontà di costruire regole precise senza generare confusione e di costruire un sistema che sia eguale per tutto il paese e le sue realtà locali Sullo stesso tema del regionalismo e della sua autonomia il presidente Frattura, dopo aver ringraziato la ministra per i 90 milioni di euro concessi al Molise per azzerare il debito con Trenitalia,  ha spiegato in contestazione con la minoranza del Pd sulla riconsiderazione delle due Camere e appellandosi al titolo V, che le Regioni non si toccano mentre la strada della semplificazione appare uno strumento necessario.

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