
ECONOMIA – Sono sempre più numerose le saracinesche che restano abbassate sul corso principale di Venafro, regalando alla città un aspetto desolante e spettrale. D’accordo, è una piaga diffusa sull’intero territorio nazionale data la crisi, ma a Venafro, quarto centro del Molise, il trend negativo appare ancora più consistente della media nazionale. Un fenomeno ormai da troppo tempo sotto gli occhi di tutti. Basta fare una passeggiata lungo corso Campano per osservare locali sfitti, luci spente, vetrine impolverate e serrande serrate da anni. Piu’ diffuso il fenomeno della crisi commerciale nelle altre zone urbane.
Tra le cause di questa drammatica situazione, crisi a parte, ci sarebbero i costi onerosi degli affitti, che fanno fuggire i commercianti o li obbligano ad aumentare i prezzi, ma anche le scelte dei consumatori, poco inclini all’acquisto in loco, e che preferiscono di gran lunga spostarsi nei grandi centri commerciali o negli outlet delle regioni limitrofe, alla ricerca dell’affare e dell’assortimento. Una desolazione e un degrado che non hanno lasciato indifferenti i cittadini e che hanno innescato un acceso dibattito sul web.
Quello che i venafrani ora chiedono, prima che sia davvero troppo tardi, soluzioni e idee per non far morire una città ormai in grave sofferenza. Politiche di defiscalizzazione per i proprietari degli immobili o di sostegno per i commercianti, o ancora incentivi per invogliare la popolazione a fare acquisti sul posto, ma anche maggiori controlli per assicurare che i locali vuoti non si trasformino in veri e propri immondezzai, deturpando così il decoro urbano. Insomma, una “bella gatta da pelare”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA