DISSESTO – Strade divelte e disagi, direttrice di residenza per anziani scrive al prefetto

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RIPABOTTONI –  Patrizia Pano, direttrice de La casa dei nonni d’Italia, residenza per anziani di Ripabottoni,  ha inviato una lettera al prefetto di Campobasso per segnalare, ancora una volta, i disservizi registrati dagli ospiti e dai dipendenti, a causa della strada di accesso alla struttura che presenta innumerevoli criticità.
A distanza di quattro mesi, l’Amministrazione comunale, più volte sollecitata, non ha ancora posto rimedio alla situazione che nel tempo è ulteriormente peggiorata. “Si segnalano – scrive la direttrice – ulteriori gravi difficoltà che si stanno verificando sia sul piazzale che sulla stessa struttura, sempre di proprietà del Comune di Ripabottoni. 
Con una normale pioggia – spiega – il piazzale si trasforma in un pantano, il manto stradale della via d’accesso alla struttura è completamente dissestato e i lampioni, che dovrebbero illuminare il piazzale antistante, sono invece tutti
spenti. Tra l’altro uno degli stessi oltre ad essere spento è anche pericolante. Duole constatare che l’amministrazione comunale di Ripabottoni abbia lasciato cadere nel vuoto la segnalazione dei disservizi elencati, continuando così a mettere in discussione la sicurezza dei 36 ospiti anziani presenti, oltre che, dei  loro parenti e degli operatori che vi lavorano”.
La direttrice coglie l’occasione per segnalarle anche un’altra strana, discutibile e grave vicenda. “Il Comune -dice – ha concluso i lavori all’interno della struttura, nello specifico un centro diurno e altre 9 camere con l’utilizzo di fondi regionali vincolati al completamento dei  suddetti locali ma, non ha ancora avviato nessuna procedura per rendere fruibili questi nuovi spazi consentendo alle innumerevoli  famiglie in difficoltà, che ne hanno fatto richiesta, di poter usufruire dei servizi erogati nella struttura”.
Piano ricorda anche che la residenza, oltre a dare ricovero a 36 ospiti, ha creato 30 posti di lavoro tra operatori, infermieri, volontari e tirocinanti tutti giovani “e di questi tempi – commenta – si ritiene che non sia poca cosa, specialmente se ciò accade in un piccolo centro di circa 500 abitanti”.
Non capendo la motivazione di tale ostruzionismo da parte dell’amministrazione comunale  la direttrice chiede al prefetto, al presidente della Regione e ai carabinieri “un forte ed autorevole intervento affinché questa incresciosa situazione venga risolta nel più breve tempo possibile tanto da evitare che il proficuo lavoro svolto fino ad ora possa essere vanificato”. 

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