CALCIO – Il Venafro al vaglio della giustizia sportiva

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VENAFRO – Nel cinquantenario della nascita dell’US Venafro (1966/2016), società che ha militato per anni in serie D, e alla vigilia della disputa degli imminenti play/off di eccellenza molisana (il Venafro si è classificato terzo alle spalle di G. Dauna e Tre Pini e davanti a Sesto Campano, con cui appunto dovrebbe disputare i play/off) per cercare di tornarvi, ecco piombare sulla società del presidente Nicandro Patriciello -sono anni che questi ne è il patron- una tegola pesantissima e nient’affatto simpatica: la presunta combine ipotizzata dalla giustizia sportiva a carico della società calcistica venafrana che rischierebbe, ma siamo nel campo delle ipotesi in attesa del responso della citata giustizia federale che dovrebbe aversi domani venerdì 6 maggio, una conseguente sanzione.
Al riguardo abbiamo sentito il massimo dirigente del Venafro, appunto Patriciello: “Premetto che sono dispiaciuto e mortificato per la vicenda, -afferma questi- tengo a precisare che il Venafro, come società, non centra nulla in tutto quanto accaduto. Ecco i fatti : alla vigilia di Venafro/Vastogirardi, con gli ospiti che all’epoca viaggiavano nell’alta classifica, i giocatori del Venafro incontrarono casualmente a Boiano un dirigente della Gioventù Dauna, società a sua volta nelle zone alte della graduatoria. Questi avrebbe detto alla mia squadra, “se vincete col Vastogirardi, vi pago una piazza !”. Tutto qua. La successiva partita Venafro/Vastogirardi, che fu una delle più belle ed applaudite giocate dalla mia squadra, finì 0-0 e per un nulla non riuscimmo a vincere. Un particolare che in tanti non conoscono: sono titolare di un hotel a Venafro, nel quale quest’anno hanno soggiornato anche squadra e dirigenza della Gioventù Dauna quando i pugliesi avevano partite in zona. Pensate che, se volevamo combinare qualcosa, lo si faceva in mezzo alla strada a Boiano e non al chiuso del mio hotel, lontani da occhi ed orecchie indiscrete? Ribadito perciò che il Venafro in quanto società non ha responsabilità di sorta nell’accaduto, la presunta colpa dei miei giocatori -che definirei piuttosto leggerezza- consisterebbe nella omessa denuncia dell’accaduto, che però sembrò più una battuta e null’altro. Tanto spiegato e nel rispetto della giustizia federale, attendiamo con fiducia la conclusione della vicenda che francamente non ci voleva. Tutta la storia infatti ci fa male come società nell’anno del cinquantenario della nascita dell’Us Venafro, che celebreremo con una festa popolare di piazza nel prossimo settembre anche per presentare alla città il nuovo Venafro 2016/2017. Mi auguro quindi di disputare al più presto i prossimi play/off di eccellenza col Sesto Campano per tentare la risalita in D. E’ l’augurio mio personale e di tutti gli sportivi locali, dopo un campionato positivo per i nostri colori”. La conclusione di Patriciello: “Ribadisco il massimo rispetto per la giustizia federale e resto fiducioso sull’esito della vicenda. Nel frattempo, giustizia sportiva permettendo, ci accingiamo ai play/off di eccellenza col Sesto per accedere alla finale regionale coi Tre Pini, traguardo questo che il calcio venafrano ritrova dopo anni”.
Tonino Atella

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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