CONSORZIO DI BONIFICA – Tributi, Atella a Nola: “L’invito va rivolto ai numerosi consorziati”

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VENAFRO – Non si è fatta attendere la replica di Tonino Atella al presidente del Consorzio di Bonifica di Venafro, Vittorio Nola, che lo invitava nella sede dell’Ente venafrano per un chiarimento sui tributi.
“Ringrazio per l’invito – afferma Atella – ma non è solo con lo scrivente che si deve colloquiare, bensì coi numerosi consorziati di Venafro ai quali, pur trovandosi nell’impossibilità materiale di fruire di alcunché dei servizi erogati dal Consorzio (a meno che non si voglia far pagare anche il transito pedonale o su gomma sulle strade della bonifica o altro di simile … ), ai quali -si diceva- l’Ente della Bonifica continua a chiedere – con tanto di raccomandata con spese postali a carico del destinatario, altra cosa del tutto mal vista!- tributi assolutamente impropri ed inopportuni, tant’è la contrarietà della massa di questi che, pur non avendo alcunché a che fare con irrigazione, bonifica, fondiaria ect., sono costretti a pagare.
E’ a tale consistente massa sociale – continua – che va spiegato com’è possibile nel 2016 tenere in piedi norme del periodo regio (!), ossia del primo novecento, per incassare euro che viceversa le centinaia e centinaia d’interessati gradirebbero, e gradiscono, assolutamente risparmiare.
Chi scrive e tutti gli altri “Consorziati Nostro Malgrado” del Consorzio di Bonifica di Venafro chiediamo quindi nello specifico fatti concreti, adempimenti precisi e norme al passo coi tempi a tutela delle finanze delle persone, aldilà di vertici, parole ect., in modo da preservare realmente i soldi della gente.
Così come i lavoratori delle terra chiedono che si rimuovano dalla piana di Venafro le tante tonnellate di ferro e cemento rappresentate dalle disuse ed inservibili canalette dell’allora irrigazione a scorrimento, manufatti che rappresentano pericoli reali ed ostacolano la migliore e più completa coltivazione dei terreni coi mezzi agricoli, con conseguenti danni per l’intera economia di settore.
Ed infine, è la sollecitazione di fondo della gran parte dei consorziati, va affrontata con senso di responsabilità e schietto spirito democratico da parte della Deputazione Consortile “la madre” di tutte le questioni dell’Ente: l’eliminazione delle fasce, al fine di portare nel Consorzio la più completa delle democrazie partecipative. Tema questo tanto determinante e delicato da affrontare in altra sede, ovviamente in tempo utile perché con le prossime elezioni consortili del 2017 si possa votare col nuovo sistema auspicato da tantissimi.
Subito dopo, tornando al motivo iniziale della presente, mi rendo certamente disponibile ad incontri e strette di mano nel solco della reciproca cordialità.
Dove incontrarsi? Va bene il bar o la strada dove di solito ci si saluta, così da rinsaldare conoscenza ed amicizia – conclude Atella – di vecchia data”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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