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ISERNIA – In un primo momento aveva detto di non sentirsi pronto ad amministrare una Città così carica di problemi, come è attualmente Isernia. Ma, Lucio Pastore, ex primario del Pronto Soccorso del Veneziale, oggi ci ripensa.
La sua decisione, maturata a seguito della fiaccolata del 31 marzo scorso, che ha visto, in strada, la partecipazione di migliaia di persone, è stata ufficializzata solo questa mattina, nel corso di un incontro all’Hotel Europa.
“Mi candido per offrire un’alternativa alla città – ha dichiarato – Sono lontano dal blocco dei poteri forti. Intorno a me solo persone che vogliono distaccarsi da un passato politico che ha portato alla desertificazione e al degrado della Città, in nome di vecchi interessi”.
“Quello che ho visto in questa città – ha affermato Pastore – è una dimensione drammatica di frammentazione, di personalismi, di persone che continuano ad operare secondo una vecchia gestione della politica. Questa situazione ha determinato la progressiva distruzione della Città: negozi che chiudono, giovani che vanno via, un degrado ambientale più che evidente e l’ospedale che sta chiudendo. Con grossa difficoltà – confessa – ho deciso che era il momento di rompere questa situazione, voglio che ci sia qualcuno che si ponga in maniera diversa rispetto ai vecchi blocchi di potere”.
Ad affiancarlo in questo progetto Alberto Gentile, ex assessore della Giunta Veneziale. Sulle prime, il Movimento ‘Pensiero libero’ che fa capo a Pastore, e che vede l’appoggio di Associazioni e Forum e Comitati, aveva anche tentato un accordo con Sel, poi naufragato nella mancata intesa sul nome di Sara Ferri. Da qui la decisione di separarsi e correre da soli.
Pastore ha già annunciato un insieme di idee da portare avanti in caso di vittoria a partire dall’edilizia, con il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, risparmio energetico, recupero di terreni abbandonati per incentivare alcune attività come agricoltura e zootecnia biologica, recupero dell’Homo Aeserniensis con un rilancio culturale vero. Nei punti programmatici non può mancare un’attenzione particolare alla Sanità e alla salute, quale diritto fondamentale dell’uomo e non merce per produrre ricchezza o potere.
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