SCARABEO – Per la Protezione civile sollecita l’Autorità nazionale anticorruzione

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CAMPOBASSO – Risorse post sisma in cassa all’Agenzia di Protezione civile, il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo chiede delucidazioni in Consiglio al governo regionale e quindi al delegato Salvatore Ciocca. Disponibilità finanziaria, ovviamente, ereditata sia dalla vecchia struttura Commissariale:< Pur restando in attesa della riapertura del tavolo vertenziale presso la Prefettura di Campobasso, così come richiesto dai lavoratori, occorre fare piena luce sulla reale disponibilità economica della Regione Molise ai fini della necessaria risoluzione della vertenza. Quanto denuncio è fondamentale per permettere la prosecuzione delle attività di prevenzione e tutela del territorio dai fenomeni di dissesto idrogeologico e delle attività inerenti il completamento in tempi brevi della ricostruzione post-sisma. Va tenuto altresì in conto  – commenta Scarabeo in una nota – che ad oggi si aggiungono altre criticità nel territorio regionale, come quella riguardante l’inquinamento ambientale nella Piana di Venafro, problematica resa ancor più stringente a causa dell’attività dell’Inceneritore Hera Ambiente e degli ulteriori sviluppi connessi al suo potenziamento. La mancata ricontrattualizzazione di parte del personale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile ha portato all’impossibilità di gestire alcune competenze specifiche proprie della stessa Agenzia>. Si sofferma sulla questione della gestione del rischio a cui non è stato dato seguito per l’intervenuta soppressione dell’ente :<Parte del personale, infatti, era stato impiegato fin da subito in attività diverse dal sisma, come appunto il dissesto idrogeologico e il rischio ambientale. L’inerzia della Regione in ordine alla mancata risoluzione della vertenza sta determinando inoltre il blocco delle attività amministrative, a discapito delle imprese che vantano crediti nei confronti dell’ente. Sembrerebbe inoltre che per far fronte a tale situazione di stallo, alcuni lavoratori alle dipendenze dell’Arps e i cui contratti sono scaduti lo scorso 29 Febbraio, continuerebbero tuttora a lavorare presso l’azienda PA Digitale Adriatica Srl, con la promessa della ricontrattualizzazione, atteso che la Regione ha dichiarato alle Parti Sociali che procederà a riassumere soltanto venti unità delle circa 200 unità originariamente contrattualizzate a seguito del concorso>. Il consigliere Scarabeo conclude che in attesa di verificare tale ultima circostanza provvederà ad inoltrare comunicazione a tutte le competenti sedi giudiziarie nonchè all’Autorità Nazionale Anti Corruzione.

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