CAMPOBASSO – Sono 66 i Comuni di entrambe le Province di Campobasso e Isernia che faranno parte dell’area di crisi autorizzata dal Ministero dello sviluppo economico in cui dovranno essere localizzate le imprese che usufruiranno delle misure straordinarie e degli incentivi per la ripresa economica ed occupazionale. Nel perimetro sono inseriti anche i comuni che rispondono a due requisiti fondamentali: l’esistenza di aziende e di addetti per gli indotti di Gam, Ittierre e Automotive e la presenza di aree attrezzate per la nascita e la localizzazione di nuove imprese.
Definite, poi, con i tecnici del Ministero le misure che consistono nel contributo in conto capitale del 40% per gli imprenditori che investiranno in Molise, destinato al settore dell’agroalimentare e negli incentivi per chi invece vorrà rilanciare la propria attività, attraverso l’erogazione di bonus occupazionali per riassumere i lavoratori usciti dal ciclo produttivo.:<Entro marzo le politiche attive, di ricollocazione e occupazionali che metteremo subito in campo avvalendoci anche di strumenti innovativi.
Un grazie va alle strutture della Regione Molise, Sviluppo Italia Molise, Inps e Italia lavoro senza il cui impegno non sarebbe stato possibile ottenere questi risultati e senza i quali non avremmo avuto un’analisi dettagliata dello stato di crisi del Molise, convincendo i tecnici della necessità per il nostro territorio di questi finanziamenti. Un ringraziamento – concludono il presidente Frattura e l’assessore alle attività produttive Veneziale – anche alla delegazione parlamentare che ci ha permesso di avviare questo percorso>.
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