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CAMPOBASSO – Sui Piani operativi sanitari hanno preso posizione anche gli ordini dei medici di Campobasso e di Isernia che hanno stigmatizzato in una nota la redazione della programmazione sanitaria per i prossimi anni tropo spostata sul privato e quindi a vantaggio di quest’ultimo e dei suoi titolari e pochissimo sul pubblico.
Le obiezioni di maggior rilievo si riferiscono in primis alla scomparsa dei reparti di oncologia e cardiologia dal Cardarelli che spostandoli su quelli della Cattolica non produce quindi alcuna integrazione tra le due strutture e la situazione statica dell’intero complesso ospedaliero di Tappino che non risulta adeguato alla normativa di antisismicità. I medici di Campobasso e Termoli si lamentano sul mancato confronto con il governo regionale che avrebbe potuto invece apportare un contributo più equilibrato sulle scelte effettuate dal governatore.
Aldo Ciaramella
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