VENAFRO – Una situazione che rasenta l’assurdo e che “mette in croce” un sacco di gente, in primis minori, anziani e persone malate. Accade a Venafro e riguarda la datatissima mancata assegnazione di un alloggio popolare ai richiedenti -che ne hanno pieno diritto e soprattutto necessità- i quali continuano loro malgrado ad aspettare di poter vivere in condizioni più umane e civili, ospitati appunto in un alloggio popolare. Alloggi che ci sono -addirittura ben sette-, liberi e disponibili, ma non vengono assegnati perché mancano di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte dell’Iacp, Istituto che sin’ora non è riuscito a garantire il diritto ad un’abitazione popolare a Venafro non disponendo dei fondi necessari per intervenire, sanare e rendere abitabili le sette case in questione. Dimore che abbisognano di rifacimento/adeguamento di impianti e servizi, del ripristino di porte, balconi e finestre, di tinteggiatura ect. e che, mancando tutto ciò, continuano a restare chiuse ed off limits mentre numerose famiglie aspettano le fatidiche chiavi di casa per vivere tutt’altra esistenza. Niente da fare, invece! I sette alloggi restano inesorabilmente sbarrati ed inaccessibili, mentre tante famiglie continuano la loro odissea abitativa. E non è finita. Sempre a Venafro c’è una intera e nuova palazzina Iacp ultimata da anni a ridosso del quartiere popolare di Via Flacco, consta di ben 10 alloggi popolari nuovi di zecca che però non vengono assegnati a coloro che sono nelle graduatorie in quanto rientranti in altra normativa. E nel frattempo, date le lungaggini in atto e le relative conseguenze in danno degli aspiranti ad una casa popolare, qualcuno armatosi di bomboletta spray ha pensato bene di tracciare sulla facciata esterna dell’immobile una stella a cinque punte e la “ m … “, iniziale di un termine tutt’altro che bello ! Segno tangibile della rabbia e del dissenso popolare per una situazione -quella delle mancate assegnazioni di alloggi Iacp a Venafro- che fa acqua da tutte le parti e che evidentemente l’opinione pubblica cittadina non è più disposta a sopportare e subire ulteriormente. Si saprà dare finalmente risposte esaurienti al problema? O meglio: si riuscirà finalmente ad aprire le case popolari a chi le aspetta da anni, avendone pieno diritto? Si aspettano risposte, meglio ancora adempimenti concreti da parte dell’Istituto preposto a risolvere siffatte impellenti problematiche.
Tonino Atella
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