ISERNIA – Una mostra allestita nel foyer dell’Auditorium Unità di Italia per ‘non dimenticare’. Di forte impatto, all’ingresso dell’edificio, il binario che conduce a Auschwitz, le valigie e gli effetti personali abbandonati sulle rotaie per far posto ad un viaggio verso l’oblio.
Una svastica di rose rosse fa bella mostra di sé, abiti civili lasciati per indossare le anonime vesti, il numero identificativo come unico segno di riconoscimento. L’annullamento del sé e della persona nelle opere ideate e realizzate dagli studenti del liceo artistico Cuoco Manuppella, diretto dalla dirigente scolastica Anna Maria Pelle. Il racconto di uno dei più atroci crimini contro l’umanità sintetizzato nei quadri e nelle sculture dei giovani artisti, coordinati dalle docenti Linda Berardi e Roberta Calò.
© RIPRODUZIONE RISERVATA