CAMPOBASSO – Dall’interpellanza alla mozione. Il tema del termovalorizzatore di Pozzilli, la sua capacità di stoccaggio e l’ accordo con l’Abbruzzo, saranno ancora in aula per ulteriori spiegazioni con l’intento o di perdere ancora tempo su un problema che pare largamente superato almeno stando alle assunzioni di responsabilità del governo regionale e dello stesso assessore all’ambiente Facciolla o nel vano tentativo di arrivare a una modifica o annullamento della stessa intesa interregionale che sul piano politico sembra alquanto improbabile visto le posizioni in Consiglio che al momento della votazione risulterebbero determinanti per il no alla mozione. Ovviamente in onda a palazzo Moffa c’è un gioco ormai noto delle parti che ha visto da un lato l’interpellanza di Iorio Perrella Sabusco e Cavaliere porsi contro l’accordo fatto per il conferimento di rifiuti da incenerire a Pozzilli provenienti dall’Abruzzo per un totale di materiale tra Molise e Abruzzo pari a circa 94 mila tonnellate, dall’altro Facciolla che titolare dell’intera operazione carte alla mano ha illustrato, come avrà fatto sin qui decine di volte, le modalità di stoccaggio, gli obblighi sulla tracciabilità e sulla qualità dei rifiuti che verranno inceneriti e le prospettive su quanto il termovalorizzatore potrà ancora accogliere sotto il controllo della Regione o mediante approfondimenti che comunque dovranno intercorrere tra le due Regioni. Insomma, ricevuta dall’Abruzzo per un quantitativo di 93,5 mila tonnellate e come scritto in ogni tipo di documentazione amministrativa nulla sarà lasciato al caso per quanto riguarda il controllo dell’aria e dei rifiuti stessi affidato al vaglio della autorità sanitarie preposte locali e nazionali. In apertura di Consiglio, poi, una mozione dei consiglieri di 5 stelle Manzo e Federico è stata approvata all’unanimità. Ha riguardato le attività estrattive di idrocarburi. Un impegno in tal senso che la Regione, come ha ripetuto ancora una volta l’assessore Facciolla, ha già adottato attraverso una delibera di giunta di qualche settimana fa dove si decreta il divieto di sondaggi e trivellazioni per la ricerca di gas naturale o idrocarburi sul territorio regionale soprattutto alla luce dell’alto rischio sismico che caratterizza il sottosuolo molisano sottoposto a tensioni telluriche di notevole frequenza nel mese di gennaio.
Aldo Ciaramella
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