ISERNIA – Il teatro come strumento del ricordo. E’ questo il modo scelto dal Majorana-Fascitelli di Isernia per tenere fede all’impegno di non far cadere nell’oblio quanto di orrendo è accaduto nel secolo scorso.
Domani 27 gennaio, gli studenti del Laboratorio teatrale metteranno in scena, nella sala del Cinema Lumière (due spettacoli alle 9:00 e alle 11:00), “Ombre” di Giovanni Gazzanni. All’evento parteciperanno 430 studenti.
“Quando mi fu possibile salvare un uomo, lo feci …” così la protagonista, una delegata della croce rossa, cerca di giustificare le proprie azioni, di discolparsi, di rincuorarsi pensando di aver rispettato le regole.
Prova a convincersi di non avere responsabilità dirette, parla alla sua coscienza che non le dà tregua. La donna si sente impotente di fronte alla recita organizzata dal comandante/reggente del campo di concentramento, presentato come un paese qualsiasi con un sindaco ed una vita quotidiana fin troppo normale.
La ridente cittadina circondata da filo spinato nasconde gli orrori più reconditi della guerra e la donna impotente non può altro che fermarsi all’apparenza, alla maschera che indossano tutti uomini, donne, bambini che recitano per aver salva la vita. Le loro speranze sono riversate tutte nella riuscita della messa inscena, la loro finta felicità, il loro apparente benessere ha lo scopo di convincere la donna.
La delegata della croce rossa ci racconta una normalità che è solo una messa in scena organizzata in vista della sua visita.
Il Comandante sarà il sadico regista di questo spettacolo che, con l’aiuto dei prigionieri ormai senza speranza, la convincerà della normalità della vita che si svolge nei campi. Le finte situazioni quotidiane e i pantagruelici pranzi faranno da placebo al genocidio che si sta consumando nel campo, e l’ interpretazione degli uomini disperati nasconderà agli occhi la verità che solo il tempo con il suo potente rintocco, farà esplodere nelle nostre coscienze.
“Il testo – spiegano dalla scuola – nasce dai documenti storici della croce rossa e dai diari degli ispettori che erano addetti ai controlli nei campi di concentramento. Il linguaggio semplice e diretto dello spettacolo aiuterà meglio la comprensione della drammaticità di eventi crudi, come quelli della seconda guerra mondiale e in particolare lo sterminio scellerato che si svolgeva nei campi”.
Sempre domani, lo stesso Istituto rappresenterà, in due collegamenti in diretta su Rai 3 alle 7 e alle 14, la “Scuola della legalità“, nell’ambito delle iniziative su “La ricerca della legalità” promosse dalla trasmissione Buongiorno Regione.
“Il tema dell’educazione alla legalità, oggi più che mai necessario, – afferma la dirigente scolastica Carmelina Di Nezza – diventa imprescindibile nel panorama educativo in cui gli studenti vivono quotidianamente le loro esperienze non solo di studio, ma di vita. Il nostro Istituto si è distinto negli anni, attraverso esperienze progettuali di livello, nel rendere il tema parte integrante del percorso formativo dei nostri studenti“. Poi, l’invito a sintonizzarsi sul canale Rai.
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