CAMPOCHIARO – C’è poco da dormire sonni tranquilli nel campobassano, dopo che una buona parte della provincia è stata disturbata da una ventina di scosse di terremoto, in una sola giornata: la più forte di magnitudo 4.3; anche oggi la terra ha continuato a tremare. L’ultimo di 2.0, stesso epicentro e stessa profondità, alle 8:20 ora locale. A Baranello, nonostante la neve, gente in strada, nella notte, per la paura di nuovi eventi.
E quando ancora la situazione sembra essere sotto controllo, a far precipitare le cose è il presidente Frattura che dal suo profilo facebook annuncia: “Stiamo monitorando la situazione costantemente con il nostro servizio di Protezione civile. Concluse le prime verifiche: al momento non abbiamo notizie di danni a persone e cose. Abbiamo sentito i sindaci e le forze dell’ordine in tutti i comuni che si trovano nel raggio di dieci chilometri dall’epicentro, i più vicini a Baranello. Lo sciame sismico intanto continua. Siamo nella sede della centrale operativa di Campochiaro, con Salvatore Ciocca e Gino Cardarelli, con la struttura della Protezione civile al lavoro”. Tra i commenti qualcuno fa notare che Ciocca, non può essere lì, in quanto avvistato a Riccia. Altri ironizzano :”siamo in una botte di ferro!”. Riemerge il problema dei tagli e dello smantellamento della protezione civile molisana. Il governatore pubblica anche una nota del Consiglio dei Ministri, che non aiuta nelle rassicurazioni. Nel documento si sottolinea come allo stato attuale “sia impossibile fare previsioni su magnitudo, località e tempi degli avvenimenti”. E quindi l’unica cosa da fare è “prendere ogni iniziativa utile a rafforzare la sensibilità in materia”. Verifiche della vulnerabilità degli edifici, supporto ai sindaci per fornire informazioni utili alla popolazione in caso di emergenza e perché no consultare il sito della Protezione civile.
In tanti ci provano, ma scelgono quello regionale, e postano la homepage che, ironia della sorte, ne mostra a chiare lettere come sia fuori servizio. Sono molti i genitori con figli fuori sede, studenti dell’Unimol, che chiedono di essere informati in tempo reale. Un caos. Frattura allora pronto replica: “il sito è stato ripristinato e i tecnici della Protezione civile stanno inserendo i dati, era sotto attacco di hacker”. A noi, in realtà, sembrava più in manutenzione. Ora c’è da chiedersi, in caso di vera emergenza, saremo in grado di affrontarla?
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