AGNONE – “Nessun licenziamento, il rapporto tra don Francesco Martino e l’Asrem doveva essere normato come convenzionale, non abbiamo capito perché ad Agnone è stato diverso. L’anomalia è stata scoperta solo una decina di giorni fa”.
Mauro Pirazzoli, direttore generale dell’Asrem, ai microfoni della Rai, entra nel merito di quello che è stato definito il “Caso don Francesco Martino”, ma taglia corto.
Il parroco di Belmonte del Sannio, da anni padre spirituale e cappellano dell’ospedale di Agnone, è una delle vittime dei tagli al personale dell’azienda sanitaria.
In tanti, dopo che la notizia si era diffusa, avevano gridato allo scandalo: una “ritorsione” avevano affermato ai danni di quel prete che, da anni, continua a battersi per la salvaguardia del nosocomio ‘Caracciolo’ e per i diritti della cittadinanza alto molisana.
Dopo l’interessamento di Paolo di Laura Frattura che avrebbe chiesto il numero di telefono del parroco per capire meglio cosa fosse accaduto, la replica del numero uno dell’Asrem che ha rassicurato: “Entro la fine del mese stabiliremo una convenzione con la Curia di Trivento, il che vuol dire che noi pagheremo la Curia che a sua volta pagherà il prete”.
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