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VENAFRO – Tutti i cristiani, indistintamente, festeggiano e si accingono ad accogliere il Santo Natale secondo natura, inclinazione e possibilità. C’è chi sale in quota, anche sui più alti picchi alpini, per festeggiare l’evento, chi raggiunge un piccola caverna naturale in collina per depositarvi i simboli della migliore tradizione cristiana del periodo, chi va in apnea o con bombole di ossigeno sul fondo di mari e laghi a comporre la capanna della natività e chi, alle luce delle particolari possibilità, festeggia la nascita del Figlio dell’Uomo con canti, balli ed assai significativi sorrisi restando là dove è assistito e ricoverato. E’ questo il caso delle decine di ospiti del Carsic di Venafro, il Centro per il Recupero Sociale degli Invalidi Civili, che anche quest’anno hanno voluto festeggiare l’imminente Natività con il loro particolarissimo spettacolo fatto di sorrisi, di tantissimo impegno sostenuti da istitutori ed assistenti, di balli e di canti per testimoniare ancora una volta la loro naturale e bellissima voglia di esserci, di vivere e di trasmettere a tutti gli altri il loro desiderio di lasciarsi ammirare ed apprezzare. Ne è venuto fuori un pomeriggio denso di divertimento e di messaggi quanto mai significativi che gli ospiti del Carsic hanno scritto a chiare lettere col loro suggestivo spettacolo di canzoni, balli e sorrisi, decisamente più intensi di tanti altri.
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