ECONOMIA – Il Molise uscirà dalla crisi? Per il Commercialista Roberto Esposito “il futuro è nelle mani dei giovani e delle donne”

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ECONOMIA – L’economia italiana mostra segnali di vitalità. Ne costituiscono riprova gli ultimi indicatori giunti dal Pil (rivisto in accelerazione nella prima metà dell’anno) ed il recupero delle vendite al dettaglio. Segnali timidamente positivi, che si sono trasmessi anche a famiglie e imprenditori, tanto da accrescerne la fiducia verso la tanto agognata ripresa economica.

In base ai dati Istat, infatti, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato a 112,7 da 109,3 di agosto, al livello più alto da 13 anni. Bene anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che è salito a 106,2 da 103,9 e mostra progressi in tutti i settori: è al top dal novembre del 2007. Segnali positivi arrivano anche per la crescita degli occupati: dopo il +0,1 e il +0,3% di giugno e luglio, la stima degli occupati è cresciuta di un altro 0,3% con un incremento di 69.000 unità. I segnali positivi percepiti tra la fine dell’anno scorso e la prima parte del 2015 si fermano al Centro-Nord. A Nord la recessione è addirittura finita nel 2014. Dal 2008, le regioni del Sud non sono invece mai uscite dalla recessione.

Secondo gli economisti del Fondo Monetario Internazionale, però, per tornare a livelli occupazionali paragonabili al periodo pre-crisi, se non ci sarà una forte accelerazione della crescita economica, in Italia potrebbero essere necessari vent’anni, quasi una generazione. Tante le contraddizioni, quindi, per uno scenario economico che ancora una volta vede le regioni del Centro-Sud arrancare rispetto alle “locomotive” del Nord.

Ed il Molise? E’ possibile prospettare anche per la nostra regione una imminente uscita dal tunnel? Lo abbiamo chiesto ad un esperto del settore, Roberto Esposito dello Studio Commerciale Associato Miele/Esposito, con sede presso il Centro Commerciale “La Madonnella” di Venafro:

“Gli effetti della crisi sull’economia della regione sono stati pesanti. Tra il 2007 e il 2014 il calo del prodotto è stato di oltre 20 punti percentuali. Ciò nonostante, il PIL procapite rimane superiore a quello medio delle regioni meridionali, anche grazie a una quota più elevata di persone occupate. Per le famiglie consumatrici, la dinamica negativa è stata mitigata dalla ripresa delle erogazioni di nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni. Il numero di occupati è tornato ad aumentare. L’aumento dell’occupazione ha interessato il lavoro autonomo più di quello alle dipendenze. Un altro fattore positivo per il Molise è la crescita dell’ “economia rosa”. Sempre più giovani donne imprenditrici è sempre più giovani donne in carriera. Il Molise è, da tempo, una delle regioni in cui l’incidenza delle attività guidate da donne sul totale delle imprese è maggiore. Sono 3.792 le imprese giovanili registrate in Molise, e di queste, quasi una su tre è a trazione femminile: complessivamente si tratta di 1.125 unità, pari al 29.7% del totale delle imprese giovanili. Le imprenditrici under 35 sembrano avere una marcia in più rispetto al totale delle imprese. Tra giugno e settembre 2015 sono nate 52 nuove attività con alla guida giovani imprenditrici a fronte delle 25 chiusure. Il saldo è stato, quindi, positivo per 27 unità, con un tasso di crescita pari a +2.46%, superiore a quello del totale delle imprese under-35. Ottima performance nel tasso di crescita soprattutto per le Società di Capitale(+4.14%), e le cooperative (+4.69%), anche se in termini numerici queste ultime rappresentano solo l’1.8% del tessuto imprenditoriale molisano. Saldo demografico positivo anche per le Ditte individuali (+34 unità) con un tasso di crescita pari a + 1.29%. E’ possibile prospettare per il Molise una crescita dal punto di vista economico, in quanto l’attività industriale è gradualmente migliorata, il fatturato è aumentato e gli investimenti, specie quelli delle imprese maggiormente rivolte ai mercati esteri, hanno ripreso a crescere. Sono aumentate le esportazioni dei prodotti chimici e di quelli alimentari; le compravendite immobiliari sono tornate a crescere, ma rimangono sensibilmente al di sotto dei valori pre-crisi. L’attività dei servizi ha beneficiato dei primi segnali di ripresa della spesa delle famiglie, ai quali si è pero contrapposta la debole dinamica del comparto turistico. La situazione riscontrabile nel corso degli ultimi anni è frutto tuttavia di dinamiche pluriennali fortemente differenziate dal punto di vista settoriale; infatti, mentre il comparto industriale ha visto incrementare progressivamente la sua incidenza sul totale dell’occupazione regionale, il settore agricolo ha continuato incessantemente a perdere posti di lavoro. Infine, il settore dei servizi ha mostrato un andamento indubbiamente positivo, ma decisamente inferiore alle dinamiche registrate al livello nazionale. Nonostante il Molise abbia presentato nel corso degli ultimi anni un’evoluzione relativamente positiva, soprattutto se raffrontata con i risultati registrati dal complesso delle regioni meridionali, la struttura produttiva regionale continua a mostrare forti divari nei confronti delle aree più sviluppate del Paese”.

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Il Commercialista Roberto Esposito con il suo staff

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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