ISERNIA- Segnali di recupero per l’economia molisana. Presentato il rapporto della Banca d’Italia

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ISERNIA  – Nella prima parte del 2015 l’economia molisana ha mostrato alcuni segnali di recupero. Lo rileva il rapporto della Banca d’Italia,  presentato questa mattina in Prefettura a Isernia. Nell’industria manifatturiera il miglioramento ha riguardato soprattutto le imprese più orientate all’export e le produzioni di alcuni stabilimenti di società con sede fuori regione. Le esportazioni di prodotti manifatturieri sono aumentate, sospinte dai mezzi di trasporto e dalla chimica. Tuttavia, per il complesso delle imprese, i risultati del sondaggio congiunturale autunnale della Banca d’Italia mostrano la prevalenza delle indicazioni di calo del fatturato nei primi nove mesi dell’anno rispetto a quelle di aumento. Le aspettative delle imprese per i prossimi mesi prefigurano comunque un progressivo rafforzamento della domanda. Gli investimenti sono rimasti fermi ai programmi, contenuti, di inizio anno e non si registrano aspettative di ripresa dell’accumulazione per il 2016.

Nel settore delle costruzioni l’attività è ancora calata nella prima parte dell’anno, ma ha mostrato qualche segnale di recupero a partire dall’estate; è tornato a crescere il numero delle compravendite di abitazioni. L’attività dei servizi è lievemente aumentata, grazie soprattutto alla ripresa della domanda interna e all’aumento dei flussi turistici.

È proseguito il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. L’aumento dell’occupazione si è concentrato tra i maschi, e ha interessato il lavoro autonomo più di quello alle dipendenze. Anche il ricorso agli ammortizzatori sociali, dopo anni di intensa crescita, si è ridotto, con l’eccezione del settore alimentare.

In giugno i prestiti alla clientela residente in regione sono ancora diminuiti, sebbene a un ritmo meno intenso rispetto agli anni precedenti. Per le imprese il calo è proseguito nel comparto edile e nel terziario, ma si è interrotto nella manifattura, dove all’ulteriore distensione delle politiche di offerta delle banche si è associata una moderata ripresa della domanda di finanziamenti. Per le famiglie consumatrici i prestiti bancari si sono stabilizzati, dopo una contrazione durata oltre un biennio. La qualità del credito in regione ha mostrato un lieve miglioramento, manifestatosi in una diminuzione del flusso di nuove sofferenze, che permangono tuttavia su un livello più elevato rispetto a quello medio nazionale. È proseguita la crescita dei depositi bancari di imprese e famiglie, seppure a un ritmo minore rispetto allo scorso anno.

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