VENAFRO – E’ doveroso, utile ed opportuno rivolgere alcune domande ai giovani di Venafro, solitamente e nella stragrande maggioranza soggetti per bene, ma che negli ultimi tempi -seppure ad opera di pochi e ben individuati personaggi- danno più di qualche problema ad esercenti commerciali della città e alle stesse forze dell’ordine. Perciò le domande: Giovani, che succede ? Perché determinati comportamenti nient’affatto irreprensibili e poco rispettosi delle regole della civile convivenza ? Il <giocattolo> del buon comportamento si è rotto ? Pensate di risolvere ogni cosa menando le mani ed aggredendo ? La rissa come soluzione finale ? In effetti cronache recenti riferiscono di risse ed aggressioni improvvise e per autentiche banalità tra giovanotti poco più che ventenni i quali, amici sino a pochi minuti prima, di colpo passano alle mani, si spintonano, si apostrofano in malo modo, si prendono a pugni e alla fine danno vita ad autentiche risse dinanzi a locali di ritrovo o per strada. Il tutto accadrebbe o per uno sguardo di troppo ad una ragazza, o per un apprezzamento al gentil sesso o per una discussione più accesa del solito o per altra banalità. Moventi futili cioè, nessun antefatto veramente grave, ma ogni occasione è buona per menarsele di santa ragione. Accadimenti che purtroppo negli ultimi tempi si ripetono con una certa frequenza nella Venafro by night e che preoccupano e spaventano i titolari dei locali serali/notturni, la massa dei giovani non implicati in fattacci simili e la stessa popolazione venafrana, non abituata a comportamenti siffatti. Ed allora il suggerimento, se possiamo : calmarsi, ragionare e riflettere, le uniche strade per farla finita una volta per tutte ritrovando tutti assieme convivenza, educazione e tranquillità sociale.
Tonino Atella
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