ISERNIA – Tangenti per ottenere lavori pubblici: i carabinieri arrestano un imprenditore. Nei guai anche due dipendenti

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ISERNIA – Corruzione e falsità materiale: questi i reati ipotizzati nei confronti dell’imprenditore Giuseppe Favellato, di Roberto Bucci e Pasquale Carruolo, principali indagati nell’ambito dell’operazione “Larus” messa a segno questa mattina dai carabinieri del Ros insieme ai colleghi del comando provinciale di Isernia. Favellato è stato confinato ai domiciliari mentre per Bucci e Carruolo è scattata la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di qualunque pubblico ufficio e servizio per dodici mesi.cc1

 

Il gip Elena Quaranta ha accolto le richieste dei pm Albano e Scioli alla luce degli elementi raccolti riguardo alcuni episodi di corruzione illustrati in conferenza stampa dal procuratore capo e dal maggiore del Ros Tordiglione. Due in particolare i casi finiti sotto la lente degli inquirenti. Il primo riguarda l’appalto per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico di Isernia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Roberto Bucci, dirigente de Comune e responsabile del procedimento, avrebbe ricevuto somme di denaro per confezionare un bando di gara “ad hoc”, valorizzando solo i requisiti in possesso della Edilmoviter amministrata da Favellato che si è così aggiudicata l’appalto.

cc4“Le attività tecniche – ha spiegato Albano – hanno consentito di documentare come gli indagati non solo abbiano predisposto anticipatamente il bando, ma si siano anche attivati per indirizzare la scelta dei componenti della commissione di gara (tra cui alcuni esponenti del mondo accademico) per ottenere punteggi incrementali”. Da Isernia a Pozzilli. Il secondo caso riguarda infatti alcune procedure di affidamento dei lavori da parte del Consorzio industriale. Dalle indagini è emerso che Carruolo, dipendente del consorzio, avrebbe ricevuto somme di denaro per redigere false certificazioni dei presupposti di somma urgenza. Un escamotage per la Procura, che avrebbe consentito di evitare le gare d’appalto e procedere all’affidamento diretto dei lavori, per importi inferiori a 50mila euro, alla ditta Edilmoviter.

cc5 “Attraverso gli accertamenti patrimoniali – ha detto ancora il procuratore – le indagini hanno documentato le dazioni degli illeciti compensi, acquisiti dagli indagati, sia attraverso bonifici effettuati su conti riconducibili a loro, sia attraverso fatture false per lavori mai eseguiti”.

Deborah Di Vincenzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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