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ISERNIA – Area di crisi: la Cgil punta il dito contro la Regione Molise accusandola di scarsa capacità di programmazione. Questo quanto emerso questa mattina nel corso di un incontro sul tema promosso a Isernia dalla Cgil, a cui ha preso parte Serena Sorrentino, della segreteria nazionale della Cgil. “Bisogna capire se in Molise – ha detto la sindacalista – ci sia una possibilità anche di riqualificazione e di ristrutturazione per salvare posti di lavoro e, soprattutto crearne di nuovi. La Regione ha responsabilità in questo con scarsa capacità di programmazione e di chiarezza nei piani di reinvestimento. In modo particolare sul tema dell’innovazione, nel rapporto con l’Università e il Cnr noi vogliamo rivedere i piani”. Da qui la richiesta del sindacato alla Regione ad aprire un confronto con tutte le parti sociali, dove chiedere massima responsabilità agli imprenditori sugli investimenti, ma soprattutto per dare messaggi chiari. Non vogliamo sentir parlare di dismissione industriale e di salvaguardia dell’esistente, ma di nuovi investimenti”. Non si è fatta attendere la replica del presidente della Regione Frattura. “Se abbiamo avuto il decreto per riconoscimento di Area di Crisi dietro c’è stato anche il ruolo della Regione e dei parlamentari molisani- ha dichiarato all’Ansa -. Non è immobilismo quello della Regione, abbiamo creato una cabina di regia e stiamo costruendo programmi concreti. Su molte delle questioni sollevate, inoltre, abbiamo adottato delibere e stanziato fondi. Vogliamo andare avanti con il contributo di tutti”.
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