VENAFRO – Giustizia è fatta. Il diritto di cronaca ha trionfato. Il tribunale di Avellino ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, il direttore di Molise Network Angelo Bucci, efficacemente difeso dall’avvocato venafrano Tiziana Verrecchia. Assieme a lui sono stati assolti i giornalisti Giuseppe Saluppo, Giulio Rocco e Marco Fusco. La loro “colpa”? L’aver pubblicato, nel maggio del 2011, un comunicato delle “Mamme per la Salute e l’Ambiente” dal titolo: “Allarme diossina? Purtroppo si”.
I contenuti del comunicato risultarono talmente “indigesti” all’allora direttore generale dell’Arpa Molise, Luigi Petracca, da convincerlo a sporgere querela (per diffamazione) nei confronti delle “Mamme per la Salute e l’Ambiente” e dei giornalisti che avevano “osato” riportare le loro considerazioni.
Che non fosse stata compiuta alcuna diffamazione ben lo si comprese quando il Tribunale di Isernia sancì il “non luogo a procedere” nei confronti delle “Mamme”. Ora giunge anche questa sentenza assolutoria del Tribunale di Avellino. Sconfitto su tutti i fronti, quindi, il querelante Luigi Petracca, condannato anche al “pagamento delle spese del procedimento anticipate dall’Erario”.
“Una sentenza che mi soddisfa appieno -questo il commento a caldo del direttore Angelo Bucci-, non tanto per le ovvie ragioni personali, ma per il fatto che ancora una volta il diritto di cronaca ha prevalso. Chi pensava di poter censurare gli operatori dell’informazione ha avuto il benservito”.
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