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ARTE E CULTURA – E’ stata inaugurata ieri e chiuderà i battenti il 15 giugno prossimo a Palazzo Parente di Aversa (Napoli) la mostra di artisti del meridione d’Italia, tra cui la venafrana Virginia Ricci che per la circostanza presenta opere denominate “La valigia”. “Trattasi di esempio di riciclo -spiega l’artista molisana- che non è oggettistica ma discorso forte di cinque quadri bifaccia al suo interno, che esprimono la trasformazione nel tempo di cinque concetti diversi : quello della forma, del potere delle donne, dell’energia, dell’età e di trasformazione nel modernismo”.
Della mostra aversana parla il suo curatore, Giuseppe Di Guida : “L’arte non sembra sfuggire del tutto alle tecniche di accerchiamento del sistema : relegata al ruolo esclusivo di produzione estetica, è utilizzata spesso per stendere un velo di bellezza su ogni sorta di discarica. Le belle architetture dei padiglioni degli expo coprono come un tappeto troppo corto i prodotti malsani delle multinazionali e gli intrecci corruttivi tra imprese e politica. Di contro arte come vista acuta sulla contemporaneità e apertura verso nuovi orizzonti di vita libera e piena”.
Perciò un contributo stimolante, quello di Pal. Parente di Aversa, nell’indistinto oceano dell’estetico, che vuole arricchire il pensiero libero contro la palude uniformante di un’arte solo da contemplare nell’aura misteriosa della bellezza dettata dagli “esperti” curatori di un regime che impone l’arte da mercanteggiare per ogni stagione. Nella città aversana, assieme alla Ricci espongono Bozzaotra, Caliendo, Di Dio, Di Grazia, Di Guida, Kronstadiano Fiore, Gagliardi, Gioielli, Kiersztan, Marino, Mottola, Prisco e Policastro.
Tonino Atella
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