VENAFRO – I sindacalisti della Uil/Poste e della Slc/Cgil: “Sia ripristinato il centro di recapito postale”

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VENAFRO – La posta a Venafro ? Viene recapitata con notevolissimo ritardo, arrivano fuori tempo massimo e ben oltre le scadenze gli avvisi dei pagamenti da effettuare con tutte le comprensibili conseguenze del caso, addirittura tanta corrispondenza non arriva affatto, tanti avvisi “si perdono” inspiegabilmente per strada e l’intero servizio del recapito postale è andato abbondantemente in tilt da qualche mese a questa parte, per l’esattezza da quando è stato deciso di trasferire il CSD (Centro Secondario di Distribuzione) di Venafro, accorpandolo al CDM (Centro Di Movimento) di Isernia. Se ne lamenta l’utenza, i cittadini sono esasperati, le amministrazioni comunali si fanno sentire e talune organizzazioni sindacali dei lavoratori postali, come la Cgil Slc e la Uil Poste, si stanno adoperando per il ripristino del Centro di Recapito Postale a Venafro, cancellando la recentissima decisione dell’innovazione forzata e negativa, voluta da qualche dirigente postale senza prevedere le conseguenze che avrebbe provocato. Allo stato la situazione è decisamente al limite, secondo la denuncia di Slc/Cgil e Uil/Poste. “Perché privare Venafro, seconda città della provincia d’Isernia per popolazione, e i Comuni del Venafrano, ossia 20mila cittadini, un terzo della popolazione dell’intera provincia, -chiedono Mimmo Filocca (Slc-Cgil) e Michele Ruocchio (Uil Poste)- di un centro di smistamento così importante e strategico ? A Venafro e dintorni c’è il distretto industriale più importante della provincia, tante piccole azienda artigianali, studi di avvocati, commercialisti, commercianti e tanti cittadini contribuenti. Invece in nome di razionalizzazione ed ottimizzazione dei servizi, è stato messo in atto per volontà di qualche dirigente postale un progetto fallimentare. Solo qualche altro sindacato avallò l’idea rivelatasi sbagliata per l’utenza e i lavoratori postali. Chiudendo il centro di recapito postale di Venafro non si è ottimizzato alcunché. Si registra invece un aggravio giornaliero di 50 km. da percorrere da parte dei lavoratori del servizio e quindi viene fuori un’ora di lavoro sottratta giornalmente al lavoro vero dello smistamento della corrispondenza con l’ovvia conseguenza di peggiorare ed appesantire il settore. Solo disagi ed aggravi economici per i lavoratori, mentre per i cittadini/utenti ci sono solo disagi e disservizi”. Quale la vostra richiesta ? “Volendo -affermano Ruocchio e Fiocca- non tutto è perduto. Chiediamo alla nuova dirigenza dell’Alt Centro Roma e della Ram 3 Pescara di porre rimedio al disastro provocato dai predecessori, riportando il CSD a Venafro. Si restituirà dignità ai lavoratori e si tornerà ad avere un servizio qualitativamente migliore per i contribuenti”. A sostegno di tali tesi le due organizzazioni sindacali delle Poste hanno effettuato un circostanziato volantinaggio dinanzi agli uffici postali del Venafrano per informare l’utenza locale della delicata situazione in atto e delle loro proposte per sanare la delicata situazione venutasi a creare.

Tonino Atella

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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