VENAFRO – Abbattimento di un pino secolare al convento, interviene il sindaco Antonio Sorbo: “La mia ordinanza un atto dovuto”

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VENAFRO – Continua a far discutere il paventato abbattimento di uno dei pini secolari che svettano nel piazzale del convento di San Nicandro. Al riguardo pubblichiamo la nota inviataci dal sindaco Antonio Sorbo:

In relazione alla questione del taglio del pino ubicato nel piazzale del convento di San Nicandro si precisa quanto segue:

1)      Il pino in questione è di proprietà del convento dei Cappuccini di San Nicandro ed insiste su un’area privata;

2)      Dalla ricognizione effettuata dagli uffici comunali risulta che il Comune di Venafro non è inserito nell’elenco della Provincia di Isernia degli alberi monumentali ai sensi della Legge Regionale n. 48/2005 “Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali”:

3)      Il Padre Guardiano del Convento di San Nicandro, in qualità di proprietario degli alberi che si trovano nel piazzale esterno del convento, con nota del 17 ottobre 2014 inviata al Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione di Venafro, ha chiesto una valutazione sullo stato di pericolosità di uno dei tre pini evidenziando che “eventi atmosferici particolari potrebbero causare la caduta della suddetta pianta creando notevoli pericoli per la pubblica incolumità;

4)      In data 17 ottobre il sottoscritto Sindaco veniva contattato telefonicamente dal Padre Guardiano ed informato che erano in corso, sul sito di proprietà del convento, un sopralluogo ed un intervento da parte dei Vigili del Fuoco e degli Agenti del Corpo Forestale dello Stato sugli alberi presenti nell’area esterna al convento; in tale circostanza informalmente il personale operante sul posto sia dei Vigili del Fuoco che della Forestale mi comunicava che in effetti una delle tre piante era pericolosa paventando la necessità di abbattere tale albero;

5)      In data 20 ottobre 2014 veniva trasmessa al protocollo del Comune di Venafro la relazione del Corpo Forestale dello Stato – Stazione di Venafro, indirizzata al sottoscritto Sindaco (prot. 0016825), inviata per conoscenza anche al Comando provinciale della Forestale di Isernia, nella quale si dava conto del sopralluogo effettuato dal personale del Corpo Forestale presso il piazzale del Convento in data 17 ottobre 2014. In tale nota veniva dettagliato e formalizzato quanto già anticipatomi nel colloquio telefonico del 17 ottobre. In particolare in tale relazione si evidenzia che la pianta in questione “si ritiene pericolosa in quanto presenta una grossa chioma e una forte inclinazione ed eventi atmosferici particolari ne potrebbero causare la caduta improvvisa e si ribadisce “la possibilità di procedere all’abbattimento mediante apposita ordinanza al fine di garantire la sicurezza e di escludere pericoli per la pubblica incolumità dei numerosi fedeli che si recano ogni giorno nel piazzale di proprietà dei Padri Cappuccini della Basilica di San Nicandro”;

6)      Sempre in data 20 ottobre 2014 perveniva al protocollo del Comune di Venafro una nota del Comando provinciale di Isernia dei Vigili del Fuoco (prot. n. 0016835), indirizzata al sottoscritto Sindaco e alla Polizia Municipale, con la quale, relazionando sull’intervento effettuato in data 17 ottobre, si afferma che i Vigili del Fuoco, in ottemperanza alla norma vigente, provvedevano “a richiedere l’intervento sul posto del Corpo Forestale dello Stato che ha acconsentito al taglio di una delle due piante. Inoltre i Vigili del Fuoco non escludendo “un peggioramento improvviso dello stato dei luoghi”, evidenziano la necessità e l’urgenza di eseguire i lavori di messa in sicurezza. Infine nella nota si sollecitano i provvedimenti di competenza a salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata, per la preservazione dei beni e la tutela dell’ambiente”;

7)      Acclarato dalle richiamate relazioni del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco che esiste un grave pericolo in quanto si ipotizzano la caduta improvvisa dell’albero e non si esclude un peggioramento improvviso dello stato dei luoghi, preso atto che il Corpo Forestale dello Stato, organo competente e deputato alla salvaguardia dei beni ambientali, ha sollecitato la “possibilità di procedere all’abbattimento mediante apposita ordinanza al fine di garantire la sicurezza e di escludere pericoli per la pubblica incolumità, constatato che anche i Vigili del Fuoco hanno confermato che il Corpo Forestale dello Stato “ha acconsentito al taglio di una delle due piante, il sottoscritto Sindaco, a tutela della pubblica incolumità e nell’esercizio dei poteri e delle responsabilità attribuitegli dalla legge, come atto dovuto in data 5 novembre 2014, dopo lunga e ponderata riflessione e dopo aver consultato il proprietario della pianta, ha emesso l’ordinanza di abbattimento dell’albero, uno soltanto dei tre presenti nel piazzale. La mancata adozione dell’ordinanza, soprattutto in caso di caduta dell’albero e di danni provocati a cose o persone, avrebbe potuto configurare a carico del sottoscritto responsabilità giuridiche sotto vari profili ed esporre il Comune di Venafro, quindi l’intera collettività, alla richiesta di onerosi risarcimenti danni.

Questa è la ricostruzione fedele e oggettiva di quanto accaduto, alla luce della quale appaiono strumentali, infondate e ingiustificate le polemiche e le critiche rivolte all’Amministrazione comunale e in particolare al Sindaco relativamente a questa vicenda. Pur rispettando le diverse posizioni e condividendo le preoccupazioni di chi è impegnato nella difesa dell’ambiente, è triste aver dovuto leggere notizie totalmente infondate addirittura sull’ipotesi, mai esistita, di abbattere tutti e tre gli alberi. Ribadisco, a nome dell’Amministrazione comunale, la piena disponibilità a collaborare con le associazioni ambientaliste senza dimenticare, però, che la pubblica incolumità rappresenta una priorità soprattutto per chi, come il Sindaco di una comunità, né è direttamente responsabile sotto ogni profilo e, secondo quanto documentato negli atti ufficiali da organisimi istituzionali competenti (quali sono il Corpo Forestale e i Vigili del Fuoco), essa in questa circostanza può essere garantita soltanto con l’abbattimento della pianta che, si ricorda ancora una volta, è un bene di proprietà privata e quindi l’interlocutore principale dell’Amministrazione comunale e degli altri soggetti istituzionali è il proprietario il quale, ad oggi, non ha opposto alcuna obiezione né contrarietà all’ordinanza di abbattimento.

Resto a disposizione, come sempre, per ogni confronto ricordando che il sottoscritto è stato oltre trenta anni fa tra i fondatori del locale circolo del Wwf e da sempre è impegnato nella difesa dell’ambiente e del territorio. Inoltre l’attuale Amministrazione ha già prodotto atti e fatti concreti per la difesa del territorio, come la richiesta di interventi di riforestazione e sistemazione dell’area montuosa alle spalle dell’abitato cittadino o la modifica del regolamento di polizia rurale ed altri ancora ed intende proseguire nel rapporto di collaborazione, ampiamente consolidato, con le principali realtà ed associazioni ambientaliste locali.

Si allegano: l’istanza prodotta dal Padre Guardiano del Convento di San Nicandro; la relazione del Corpo Forestale dello Stato; la nota del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

Venafro, 24/11/2014

Il SINDACO

Prof. Antonio Sorbo

convento san nicandro pini

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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