FILIGNANO – Tra le tante eccellenze del paese spiccano le edicole votive, i muretti a secco ed i natali a Mario Lanza. I dettagli in questo contributo inviatoci dal collega Tonino Atella:
Ogni Comune ha le sue “eccellenze”, i motivi di richiamo. Filignano, porta sud del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ne ha di particolari : le tante edicole votive realizzate dappertutto nel corso dei decenni andati, i magnifici muri a secco che agricoltori e artigiani di un tempo realizzavano per delimitare confini, boschi e proprietà di collina, e i natali dati a Mario Lanza, l’ “ambasciatore del bel canto” così come cita una tabella turistica all’ingresso del Comune, il cui padre -Alfredo Cocozza- era appunto nativo di Filignano. Maggiori dettagli su tali “eccellenze” per esaltarne i pregi storici, culturali e sociali. Le edicole votive : realizzate in passato sull’intero territorio comunale, sono decine e decine, talune in perfetto stato, altre purtroppo abbandonate e cadenti (evidentemente è venuto a mancare chi le aveva realizzate) e tutte dedicate a Santi locali o della più diffusa fede religiosa cristiana, quale segni di voti e dedizione particolare. Sono tante, si diceva, la gran parte ben tenute, curate e belle a vedersi. Di contro, non mancano quelle dirupate, cadenti ed abbandonate. Una in particolare della fraz. Valle è rimasta mezza sommersa dalla strada che le passa davanti ! Di tali edicole non più curate ed accudite occorre urgentemente occuparsi, ripristinando la loro originaria bellezza sia per un discorso di fede religiosa e sia per una questione d’impatto ambientale. I muri a secco, “decantati” con apposita tabella turistica all’ingresso est del Comune capoluogo ; quelli in piedi ed efficienti sono effettivamente belli e suggestivi, nonché testimonianza di schietta cultura ed arte popolare, ma ce ne sono tant’altri semidistrutti dal tempo e dalle intemperie perché evidentemente non c’è più l’agricoltore, l’artigiano che li curava. Anche in questo caso urge un’azione immediata di rilancio e recupero della particolare “eccellenza”, perché continui ad essere un fiore all’occhiello della storia e della cultura locali. Infine l’ “ambasciatore del bel canto”, Mario Lanza, il cui papà -Alfredo Cocozza- era nativo di Filignano e sposò l’abruzzese Maria Lanza, da cui ebbe un figlio maschio che da cantante lirico assunse il nome d’arte di Mario Lanza, in ricordo del quale a metà agosto si celebrerà il Festival del Bel Canto 2014 con la partecipazione massiccia di cantanti coreani. Eccellenza tra le eccellenze quindi quella di Mario Lanza, sul quale il Comune di Filignano continua a puntare da circa vent’anni per veicolare il proprio nome in tutti i Continenti, lasciando apprezzare dalla massa il proprio “ambasciatore” di spicco internazionale. Un’operazione assai “azzeccata”, che da decenni frutta a Filignano rinomanza, conoscenza ed apprezzamenti. E mentre ballano tali particolari “eccellenze”, da registrare la ricorrente positività annuale dell’estate filignanese. Tanto nel Comune capoluogo che nelle sue numerose frazioni e borgate infatti, hanno riaperto balconi, porte e finestre di numerose ville ed abitazioni private grazie al rientro degli emigranti da Francia, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Germania, Scozia ect. Questi per fortuna continuano a scegliere Filignano, Collemacchia, Cerasuolo, Mastrogiovanni, Valle, Mennella, Selvone ect. per le loro ferie estive, preferendo la terra d’origine a Ischia, Rimini, Forte dei Marmi, Costa Azzurra, Riccione, Vieste, Taormina e via dicendo. Ed è un vero piacere per tutti vedere “riaprire” e ripopolarsi seppure temporaneamente frazioni e borgate coi residenti abituali ben felici di accogliere ed abbracciare parenti, familiari ed amici da decenni all’estero per lavoro. A ben pensare, è senz’altro questa -ossia il rientro estivo degli emigranti- la più bella, significativa ed interessante “eccellenza” di Filignano e delle sue frazioni !
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