VENAFRO. Di sicuro ha influito negativamente l’infelice scelta della data (iniziative di questo genere di solito non si organizzano nei giorni feriali), ma le cause del “flop” della manifestazione indetta dal Comitato pro “Santissimo Rosario” e dall’amministrazione comunale di Venafro) sono anche di altra natura.
Tra i venafrani, purtroppo, serpeggiano sentimenti di rassegnazione e sfiducia. Rassegnazione rispetto ad una situazione che vede, di fatto, il “Santissimo Rosario” ormai “sacrificato” sull’altare di interessi che nulla hanno a che spartire con l’interesse pubblico; sfiducia verso una classe politica in massima parte avida e inetta, avvezza ai “faremo”, “diremo” e “difenderemo”.
Tra organizzatori, forze dell’ordine, politici, studenti e cittadini, solo in 300 hanno sfilato lungo le principali vie della città, manifestando il loro disappunto per il costante “tiro a segno” di cui viene fatto oggetto lo storico e glorioso ospedale “Santissimo Rosario”. Attorno a mezzogiorno il corteo si è concluso nel punto dove era iniziato: davanti ai cancelli dell’ospedale.
Davanti ad uno sparuto gruppo di “superstiti”, i “comizi” dei politici hanno concluso la manifestazione. Non sono mancate le “esibizioni” di alcuni bizzarri personaggi, che hanno ulteriormente squalificato quella che nelle lodevoli intenzioni degli organizzatori doveva essere una “prova di Forza” tale da “impressionare” certi “papaveri” di Campobasso.
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