PNALM – Morta una femmina di orso marsicano. La specie rischia l’estinzione

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PNALM. Il plantigrado, una femmina adulta, è stato invano assistito dal personale veterinario del Parco. E’ morta ieri pomeriggio, nonostante le cure. La popolazione di orsi marsicani, unica al mondo, è gravemente minacciata, tanto che se ne stimano non più di 50 esemplari. Con una produttività definita  “di tutto rispetto” dagli scienziati della Sapienza che studiano l’orso marsicano, questo animale, simbolo della fauna italiana, rischia di scomparire a causa di una mortalità per causa antropica che gli stessi ricercatori hanno definito insostenibile ed inaccettabile.

L’orsa, trovata ieri mattina dai Guardiaparco del Servizio di Sorveglianza nei dintorni di Sperone (frazione di Gioia dei Marsi) versava in gravi condizioni: “Presentava tremori, diarrea e problemi di coordinamento motorio con difficoltà a mantenere la postura normale” si legge nel comunicato del Parco. L’orsa aveva l’apparente età di 5-6 anni ed è stata lievemente sedata dai tecnici del Parco, intervenuti sul posto in modo che potessero esserle prestate delle cure.

Si sospetta che l’orsa fosse portatrice di una grave malattia, quale, il Parco non lo spiega e non fa ipotesi. Trasportata allo zoo del Parco sono stati effettuati tutti i prelievi che dovrebbero accertare, stando a quello che riporta il comunicato, le cause della morte. Il Parco dichiara che “i prelievi sono stati spediti all’Istituto Zooprofilattico di Teramo ed alla facoltà di veterinaria dell’Università della stessa città, affinché si possa avere una diagnosi delle cause della morte.” L’animale sarà sottoposto a necroscopia.

L’associazione Salviamo l’Orso ha già chiesto che i risultati di queste analisi arrivino tempestivamente. Infatti sembrerebbe che il Parco e il Ministero dell’Ambiente, non siano in grado di produrre tempestivi risultati sulla morte degli orsi marsicani. Altri due orsi sono morti, come ricorda Salviamo l’Orso nel suo comunicato, con simili sintomi: “l’orso maschio recuperato ai prati del Sirente nel Gennaio 2012 e poi deceduto e quelli di un altro orso morto nei pressi della Riserva della Duchessa nel Dicembre del 2008″. Delle diagnosi relative a queste due morti si è a lungo discusso, anche a posteriori: ciò che si poteva concludere è che la morte di un orso marsicano per lo più non è seguita da azione specifiche che possano evitare altre morti.

“Aspettiamo quindi di conoscere le cause di morte di quest’orsa in tempi che devono essere nell’ordine di qualche settimana, di ogni ulteriore ritardo chiederemo conto al PNALM e al nuovo Ministro dell’Ambiente, questo sconosciuto, che in quanto ad impegno nella conservazione dell’animale simbolo della fauna italiana deve ancora battere un colpo!”, conclude Salviamo l’orso nel suo comunicato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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