POZZILLI – La Neuromed promuove un aggiornamento sulle patologie neurologiche

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POZZILLI. La Fondazione Neuromed, in collaborazione con il MIUR, Direzione Scolastica Regionale del Molise, organizza un Corso di Aggiornamento sul Sostegno per gli insegnanti delle scuole infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. Il Corso è volto all’acquisizione di conoscenze e competenze proprie dell’insegnante specializzato nel sostegno e, nello specifico, ad acquisire una formazione in base alla quale sviluppare nel docente specializzato – mediante un processo di sensibilizzazione – la capacità di cogliere dalla differenza l’opportunità per trasformare le difficoltà di insegnamento/apprendimento degli studenti in risorse per la classe e per l’intera comunità scolastica.

Un iter professionalizzante in grado di porre i docenti nella condizione di saper riconoscere, gestire, contenere e risolvere nel modo giusto le difficoltà di insegnamento insite nella diversità dei modi di relazionarsi con ciascuno degli allievi e degli stessi tra loro.

Il corso, iniziato lo scorso gennaio, risulta essere una delle iniziative più seguite ed apprezzate dagli insegnati in quanto utile, ai docenti stessi ed agli studenti con bisogni educativi speciali, all’apprendimento ed al riconoscimento dei disturbi connessi all’età evolutiva. – afferma il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa – Un corso di aggiornamento fatto di seminari tematici che si caratterizza per la forte specificità in ambito neurologico e neuropsichico nonché per la presenza dei migliori specialisti in materia”.

Domani verrà affrontata ed approfondita una delle problematiche più sentite a scuola: i disturbi specifici dell’apprendimento. Dislessia, Disgrafia, Discalculia, Disortografia sono disturbi dell’apprendimento che possono insorgere nei primi anni di scuola del bambino.

Indispensabile – al fine di evitare che i bambini affetti da questi disturbi abbiano uno scarso successo scolastico con possibili ripercussioni anche sul piano psicologico e sociale – è la preparazione dell’insegnate a riconoscere tali disturbi e quindi l’intervento tempestivo” così come spiega il relatore del seminario ‘Disturbi dell’apprendimento. Ritardo mentale’, il dottor Alfredo D’Aniello, specialista in Neuropsichiatria Infantile: “Scopo del Seminario è quello di fornire agli insegnanti gli strumenti teorici e pratici necessari al riconoscimento dei disturbi specifici dell’apprendimento (noti come DSA), potendo così distinguerli da quelli non specifici. Discernere le due tipologie di disturbi permette di capire quelle che possono essere le aspettative scolastiche del bambino e conferiscono altresì uno strumento necessario all’insegnante per sviluppare una didattica individuale e personalizzata capace di favorire il successo scolastico e sociale del bambino. Si tratta di disturbi in cui la prognosi è fortemente condizionata dalla tempestività della diagnosi e dall’adeguatezza e precocità del trattamento riabilitativo. Molto importante, per questo, è il ruolo dell’insegnate che, in molti casi, per primo si accorge delle difficoltà scolastiche dell’alunno, le segnala alla famiglia permettendo l’attivazione di un percorso diagnostico specialistico che vede coinvolte diverse figure professionali (neuropsichiatra infantile e psicologo in primis)”.

I disturbi dell’apprendimento vengono definiti come ‘disturbi nei quali le attività normali di acquisizione delle capacità in questione sono alterate già nelle prime fasi di sviluppo. Essi non sono semplicemente una conseguenza di una mancanza di opportunità di apprendere e non sono collegati ad una malattia cerebrale acquisita; si ritiene che i disturbi derivino da anomalie nell’elaborazione cognitiva legate in larga misura a qualche tipo di disfunzione biologica’. Tra il 2.5 e il 3.5% della popolazione in età evolutiva (per la lingua italiana) soffre di disturbi dell’apprendimento tanto da far pensare ad un’emergenza educativa. Questo provoca un abbassamento del livello scolastico conseguito e la riduzione della realizzazione delle proprie potenzialità. Far fronte a tale emergenza significa rispondere ai bisogni specifici e tutelare la persona nonché i suoi diritti/bisogni tramite interventi normativi; i riferimenti in materia sono: la Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 ‘Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico’ e il D.M. 5669 del 12 luglio 2011 ‘Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento’. La normativa innanzitutto intende creare un continuum di un iter legislativo ‘storico’, sancisce i principi generali che devono guidare gli interventi, offre un’opportunità di innovare l’offerta formativa della scuola e di progredire nel cambiamento culturale rafforzando il ruolo dell’insegnate specializzato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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